«Il pronunciamento del Consiglio comunale rispecchia in forma chiara e inequivocabile inequivocabile la reale volontà delle popolazioni»
Noi, cittadini di Manduria e di Avetrana, espressione di Associazioni, Movimenti, Comitati che da sempre chiedono la delocalizzazione del costruendo depuratore consortile di Manduria, Sava e Marine di Manduria, rivolgiamo al Presidente Emiliano il seguente appello.
Egregio presidente Emiliano,
quanto deliberato dal Consiglio Comunale di Manduria, in data 5 giugno 2017 ci auguriamo sia già a sua conoscenza. Noi desideriamo che lei sappia che tale pronunciamento rispecchia, per la prima volta in forma chiara ed inequivocabile la reale volontà delle popolazioni dei nostri paesi, che per troppo tempo è stata taciuta, quando non esplicitamente negata, da chi avrebbe dovuto rappresentarla. Questa volontà è stata espressa in due manifestazioni , ad Avetrana prima e a Manduria poi, alle quali hanno preso parte molte migliaia di persone, riunite a sostegno di un'unica richiesta condivisa da tutti: l'abbandono di ogni ipotesi che preveda l'ubicazione del depuratore nei pressi del litorale, in siti di pregio naturalistico e paesaggistico.
La deliberazione del 5 giugno rappresenta ciò che realmente le popolazioni vogliono e pertanto ne condividono i contenuti, come di seguito specificato.
1) Abbandonare definitivamente la possibilità di ricorrere al Depuratore Consortile Manduria-Sava e Marine considerando l'ubicazione nei pressi della fascia costiera, sia essa ipotesi A, B, C, "Urmo" e/o "Serpenti", ma modificare la composizione dell'agglomerato esistente, separando le Marine da Sava e Manduria;
2) Realizzare il nuovo depuratore nei pressi dell'attuale vecchio depuratore;
3) Predisporre contestualmente il progetto della rete fognaria per le Marine, "organica e funzionale" con il ricettore dei reflui da ubicare su area di proprietà comunale in contrada "Marina";
4) Sospensione dei lavori per il tempo necessario per individuare la soluzione migliore, per far sì che non si pensi solo ai costi ma soprattutto ai benefici di carattere ambientale, che le popolazioni vogliono.
Sulla base di queste richieste ci permettiamo di chiedere a Lei l'espressione di una chiara volontà politica, che metta in campo tutte le risorse tecniche e giuridiche di cui la Regione dispone, al fine di dare seguito a quanto da Lei tante volte promesso, ma che finora non ha sortito l'effetto da noi tutti auspicato. Tutte le ipotesi sin qui formulate, infatti, ( A, B, C, ecc.), promettono di essere non meno dannose per l'ambiente e per l'economia del territorio di quanto non lo sia la prevista condotta sottomarina.
Certi che vorrà prendere in considerazione le nostre osservazioni e richieste, porgiamo cordiali saluti».
I cittadini di Manduria e di Avetrana