mercoledì 27 novembre 2024


19/06/2017 06:02:38 - Manduria - Attualità

La comunità avetranese si mobilita nuovamente

Un ennesimo tentativo di aprire il cantiere del depuratore nell’originario sito dell’incrocio fra la strada “Tarantina” e il bivio per il Chidro e un’altra mobilitazione della comunità di Avetrana per cercare di impedire l’avvio dei lavori.
L’appuntamento è per questa mattina, nei pressi di contrada “Urmo”. Dopo tanti annunci rimasti puntualmente lettera morta, questa volta si teme che i lavori possano iniziare realmente. Dopo la lettera che il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, ha inviato a governatore, prefetto e Aqp (in cui declinava ogni responsabilità, penale e civile, derivante dal mancato avvio dell’opera), crediamo che nessuno possa più venire incontro alle pur legittimi richieste degli ambientalisti avetranesi. L’unica autorità che avrebbe questo potere è il Prefetto, il quale dovrebbe vagliare (ma non all’infinito) i problemi di ordine pubblico che genererebbe l’apertura effettiva del cantiere, nonché l’opportunità di far partire i lavori in piena estate, quando in quell’area vi sono migliaia di turisti.
E mentre ad Avetrana sabato sera, in piazza Giovanni XXIII, si è svolto un comizio unitario di tutte le forze politiche, finalizzato ad invitare i cittadini a presidiare l’area del cantiere sin dall’alba di oggi, a Manduria i sei consiglieri di minoranza (Durante, Giuliano e Venere per Forza Italia e gli indipendenti Dimitri, Dimonopoli e Trinchera), hanno nuovamente richiesto la convocazione di un Consiglio comunale.
«Alla luce delle ultime dichiarazioni del governatore Emiliano, si revochino gli atti precedenti e si approvi la delocalizzazione dell’impianto nel sito individuato con l’ipotesi C, ovvero in contrada “Monte Serpenti”».
Richiesta, questa, appoggiata, come è noto, anche dai due consiglieri del Partito Democratico (forza di maggioranza), Cascarano e D’Oria.
«Vi è una richiesta, formalmente corretta, e, quindi, la seduta del Consiglio si terrà» conferma il presidente dell’assise, Enzo Andrisano.
Molto probabilmente la seduta si terrà nel corso di questa settimana. Anche se a Manduria la localizzazione in contrada “Monte Serpenti” non è gradita a gran parte del Consiglio comunale e alle forze e i movimenti che hanno dato vita a Manduria Lab (che vorrebbero la localizzazione nella zona del vecchio impianto, che si trova in città, dalle parti della via per Lecce), la richiesta potrebbe invece essere approvata.
Molto dipenderà dalla posizione dei due consiglieri di Alternativa Popolare.
«Siamo favorevoli allo spostamento, ma si è perso troppo tempo per decidere» affermano i due. «Speriamo di essere ancora in tempo rispetto al crono programma del deliberato firmato ad aprile in Regione».











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