Il significato di questo gesto nelle parole della presidente Lucrezia Settanni
Sette borse di studio ad altrettanti studenti: sei che, da oggi, sosterranno l’esame di maturità e che, dunque, dall’autunno, avvieranno il proprio ciclo di studi universitari; una, invece, che quest’anno conseguirà il diploma di scuola secondaria di primo grado.
Ad assegnarle il Gruppo di Volontariato Vincenziano, attraverso un’iniziativa che, nel corso degli ultimi anni, ha incontrato entusiasmo.
«Si, siamo animate da entusiasmo, ma nel significato del termine greco da cui deriva etimologicamente: ovvero “avere Dio dentro”» ha affermato Lucrezia Settanni, presidente della sezione di Manduria del Gruppo di Volontariato Vincenziano. «Questo entusiasmo caratterizza il nostro operato: sentiamo Dio dentro di noi e diamo amore a chi ha bisogno. In questo senso, le sette borse di studio rappresentano un atto di entusiasmo e di amore».
Alcune borse di studio sono messe in palio da un gruppo di amici di Gregorio, un ragazzo di Manduria che ha perso la vita, in mare, qualche anno fa.
«Questa giornata deve rimanere una festa che permetta di celebrare con il sorriso un’amicizia che per noi rimarrà sempre forte e viva» hanno fatto sapere.
Altre borse di studio sono state concesse da una coppia di sposi che sta per avere il primo figlio o da parenti di persone che oggi non ci sono più.
Ad essere gratificati da questo atto di “entusiasmo e amore”, i diplomandi Floriana, Andrea, Cristina, Teresa, Alicia e Julian, e la tredicenne Katiuscia (a quest’ultima è stata donata una postazione multimediale).