La famiglia ha segnalato il caso all’associazione “Io amo San Pietro”
L’inciviltà di chi danneggia (a volte per ricavare legna da ardere per i falò estivi) le passerelle per accedere alle spiagge e l’insensibilità di coloro che dovrebbero garantire gli stessi diritti anche a chi ha difficoltà nel deambulare generano disagi e odiose ingiustizie. In ogni stagione estiva il problema si ripresenta con puntualità: passerelle, pur pensate e realizzate anni fa, danneggiate o ampie aree di litorale senza questo servizio. Un quadro che penalizza diversamente abili e genitori con bimbi in carrozzina per i quali raggiungere la spiaggia diventa un’impresa titanica.
E’ il caso di una ragazza che chiameremo col nome di fantasia Elisabetta. Insieme ai genitori frequenta, da anni, la spiaggia di Borraco corrispondente a via degli Allori.
Per segnalare i disagi per, anche quest’anno, si ripresentano, la mamma di Elisabetta si è rivolta all’amministratore della pagina facebook “Io amo San Pietro in Bevagna”, Mimmo Fontana.
«La telefonata con la mamma di Elisabetta è stata breve, ma dal suo tono lecitamente affranto capisco da subito il problema» le parole di Fontana, che poi riporta le lamentele della madre.
«Ma questi amministratori, che dovrebbero essere nostri rappresentanti, si rendono conto del disagio che recano a noi familiari di gente con una disabilità?» ha affermato la madre di Elisabetta «Ci si scontra con una realtà atipica in questo paese. Questi sono temi da affrontare da subito in un paese civile, come l’accessibilità, la mobilità, l’integrazione dei disabili nella società, abbattimento delle barriere architettoniche, culturali e sociali.
Le spiagge devono essere accessibili a tutti; bisogna realizzare nuovi scivoli per disabili su ogni marciapiede (ove presenti) in corrispondenza delle strisce pedonali e utilizzo di paletti per evitare il parcheggio davanti agli scivoli. Riteniamo che i ragazzi disabili e le loro famiglie meritino grande attenzione e più dignità. Chiediamo che l’Amministrazione comunale, in sinergia con tutte le realtà che sul territorio si occupano di disabilità e con l’assessorato ai Servizi Sociali, intraprendano un percorso volto al miglioramento dei servizi sul territorio e ne implementino di nuovi, consapevoli che la disabilità non rappresenta un mondo a sé, ma appartiene a questo mondo con la stessa dignità di tutti.
Elisabetta» conclude la madre di questa ragazza, «ama la sua casa al mare e come tutti i ragazzi della sua età vuole vedere i colori azzurro smeraldo di San Pietro in Bevagna, ma in queste situazioni per noi diventa quasi un’agonia scendere in spiaggia».