martedì 26 novembre 2024


07/12/2009 19:12:35 - Provincia di Taranto - Attualità

Pinto: «Adoperarsi affinché il PAL venga approvato in maniera definitiva dal Consiglio Regionale»

 
 
«Ancora una volta vale la pena soffermarsi, con la massima serenità e obiettività, sull’iter di programmazione sanitaria intrapreso dal complesso ospedaliero di Mottola da quel lontano 2002, anno in cui la “riforma Fitto” relegava lo stesso a struttura di lungodegenza medica e, nella previsione di piano, a Centro di riabilitazione, aprendo di fatto un più ampio dibattito su questa seconda destinazione all’interno del sistema pubblico nell’intera provincia jonica.
Partiti da una “previsione di piano” siamo approdati alla “riforma Vendola” presentata nel 2008. La stessa ha avuto quale elemento qualificante quello di fornire “indirizzi di programmazione sanitaria” e una serie di strumenti che hanno guidato la messa a punto dei Piani Attuativi Locali (PAL), con i quali le aziende sanitarie locali hanno disegnato sul proprio territorio una nuova geografia dei reparti e delle specialità da implementare.
Nello specifico, questi passaggi hanno portato da un lato a definire la disponibilità di posti di riabilitazione (di cui ancora una volta va rimarcata l’eccessiva inclinazione verso strutture private convenzionate) e successivamente, attraverso il PAL, a stabilire che Mottola rappresenta la sede naturale della riabilitazione del polo pubblico. E’ questo un percorso abbastanza articolato, apparentemente lungo, di cui altro elemento saliente riteniamo sia stato il processo partecipato dei cittadini e delle istituzioni. Un opzione di metodo decisamente da preferire rispetto agli atti di giunta oppure a facili delibere di funzionari che di fatto mostrano poi tutta la loro fragilità a seconda del vento politico del momento.
L’assistenza riabilitativa nella nostra regione - e ancor più nella nostra provincia - vede coesistere unità operative pubbliche in numero insufficiente e strutture private convenzionate che in alcuni casi si limitano a fornire prestazioni nelle quali prevale l’aspetto assistenziale.
A fronte di elementi di inappropriatezza nell’ambito di tale settore, il Piano Attuativo Locale della provincia jonica permette di intervenire assegnandosi il compito di riorganizzarlo con specifiche aree di intervento.
La destinazione funzionale dell’ospedale di Mottola, principalmente incardinata quindi nell’attività riabilitativa, con validi progressi nel campo ortopedico, s’arricchisce, nello specifico, della particolare attenzione alle neuro-disabilità adulte e dell’età evolutiva, per non dire della riabilitazione post-intensiva delle specialità cardio-respiratorie.
Importanti risorse finanziarie si rendono necessarie. A supporto diverse soluzioni sono formulabili, come ad esempio forme di collaborazione pubblico-privato, nel rispetto della normativa vigente, tra cui quella in materia di fondazioni.
Al presente, pertanto, il nostro impegno politico deve essere mirato, senza mai perdere di vista talune azioni prioritarie, ancorché in una contrapposizione politica accesa, ma leale e costruttiva, verso questi obiettivi. Primo: adoperarsi affinché il PAL venga approvato in maniera definitiva dal Consiglio Regionale e ritorni alle Province con i progetti che le AUSL si erano dati. Sappiamo che questo passaggio, così determinante, è ormai in dirittura d’arrivo. A tale proposito ci attendiamo un’alleanza strategica bipartisan, cioè responsabilmente condivisa da consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti, affinché questo avvenga. Secondo: operare, forti di quanto dettato nel PAL, oltre che per l’avvio della riabilitazione, anche per il consolidamento e la riorganizzazione di importanti servizi: in primis il posto di Pronto Soccorso ed i già operanti Servizio di Radiodiagnostica e di Patologia Clinica».
 
Luigi Pinto
Consigliere Provinciale del PD










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