mercoledì 27 novembre 2024


05/07/2017 17:41:18 - Manduria - Attualità

Ora si potrà procedere alla sua istituzione

Il Comune di Manduria si è dotato del regolamento che disciplinerà la Consulta delle Donne. L’atto, propedeutico all’insediamento di questo nuovo organo, è stato approvato, all’unanimità, nell’ultima seduta del Consiglio comunale. Ha relazionato la consigliera di maggioranza, Marita Minonne, la quale, dopo aver elogiato l’impegno delle altre donne presenti nel consesso e dell’apparato dirigenziale del Comune, ha elencato le funzioni della Consulta delle Donne e la sua composizione.
Nell’art. 3 del regolamento, si chiarisce che «la Consulta delle Donne è un organo di partecipazione delle cittadine all’attività dell’Ente. Può promuovere indagini sulle esigenze delle donne, può proporre miglioramenti e soluzioni innovative, impegnarsi nello sviluppo delle responsabilità dei ruoli. Può attivare iniziative a carattere socio-culturale finalizzate all’integrazione sociale delle donne e alla valorizzazione della famiglia, come promuovere semirari, incontri e dibattiti.
Avanza proposte al Consiglio, alla giunta e al sindaco e rilascia pareri per l’adozione di atti riguardanti le politiche per le donne e le famiglie».
L’articolo 4, invece, disciplina la composizione della Consulta.
«E’ un gruppo operativo senza fini di lucro ed è composta: dalle donne elette nel Consiglio comunale e dalle assessore (ma senza diritto di voto); dalle donne rappresentanti delle associazioni cittadine, sindacali o comunque operanti su temi di genere e di pari opportunità; da tutte le donne, indipendentemente dall’appartenenza sociale, etnica, politica e religiosa residenti, domiciliate o che svolgano attività lavorativa nel Comune di Manduria».
L’articolo 5 indica gli organi della Consulta: l’Assemblea, il Comitato di Coordinamento e il Presidente. Non sono previsti emolumenti di alcun genere per i componenti di suddetti organi.
Vi indichiamo, infine, i compiti e dell’Assemblea.
«L'Assemblea è composta da tutte le aderenti alla Consulta delle Donne.
Sono compiti dell'Assemblea: Promuovere azioni dirette a rilevare le esigenze delle donne operanti nel Comune di
Manduria; Promuovere la partecipazione ed integrazione nella vita sociale delle donne, indipendentemente dallo stato sociale, appartenenza etnica, politica o religiosa; Promuovere la cittadinanza attiva delle donne; Nominare i membri elettivi del Comitato di Coordinamento.
Il Presidente con mezzi ritenuti idonei, convoca l’Assemblea ogni qualvolta se ne presenti la necessità e almeno due volte nell’arco dell’anno solare e delibera a maggioranza semplice dei presenti. L'Assemblea può essere altresì convocata su richiesta di 1/5 delle aderenti.
L'Assemblea si riunisce per deliberare sul programma delle attività annuali e sulla successiva rendicontazione.
Le riunioni dell’Assemblea sono pubbliche e presiedute dal Presidente e, in sua assenza, dal vice presidente. Il comune provvederà a fornire il locale per le riunioni (che potrebbe essere la stessa sala consigliare), a pubblicare gli avvisi di convocazione sul sito istituzionale dell’Ente, in apposita sezione dedicata alle Consulte. Sia il documento di programmazione che quello di rendicontazione devono essere trasmessi all'Amministrazione Comunale.
Di ogni riunione è redatto un verbale, che sarà trasmesso al Sindaco, al consigliere delegato alle Pari Opportunità e all'Assessorato alle Politiche Sociali, debitamente firmato dal Presidente e da una componente dell'assemblea stessa, individuata all'inizio di ogni riunione e avente le funzioni di segretario verbalizzante. La mancata partecipazione alle riunioni dell'Assemblea per tre volte consecutive, senza giustificato motivo, determina la decadenza dall'incarico di consultrice. La decadenza deve essere constatata dal Presidente entro 10 giorni dal suo verifìcarsi - con lettera raccomandata - e ha effetto dal giorno di ricevimento della medesima».










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