Il Pd avetranese critica l’organizzazione del servizio di smaltimento dei rifiuti
«Il servizio di raccolta dei rifiuti di Avetrana è indegno di un comune civile».
Il Pd avetranese critica l’organizzazione del servizio di smaltimento dei rifiuti, rimarcando, peraltro, l’aumento del 15% previsto con i bollettini che vengono recapitati agli utenti in questi giorni.
«Il Servizio Tributi del Comune di Avetrana sta provvedendo a recapitare i bollettini per il pagamento del servizio rifiuti. Sono bollettini già scaduti che, inoltre, contengono un aumento del 15% sulla tariffa dell'anno precedente» è riportato nella nota del Pd. «Ci si aspetterebbe che, ad un aumento degli esborsi dei contribuenti, corrispondesse un servizio di eccellenza, con la raccolta differenziata funzionante, le vie del paese sempre pulite e in ordine.
E invece si ripresenta nuovamente una problematica già segnalata negli scorsi anni: tutti i cassonetti periferici e le vie di comunicazione che portano verso Avetrana sono invasi dai rifiuti estivi. Una sorta di pellegrinaggio costante che conduce il sacchetto (indifferenziato) dalle vicine località di villeggiatura (che, ricordiamo, sono di pertinenza del Comune di Manduria), verso Avetrana e Urmo Belsito, ma anche dalle vicine località dei dintorni che da anni sono dotate di raccolta differenziata: i cittadini di passaggio preferiscono conferire l’indifferenziato nel nostro arretratissimo Comune. Questi comportamenti non fanno altro che aumentare i volumi dell’indifferenziato prodotto da Avetrana, con relativo aumento dei costi di smaltimento.
Questa situazione, ai limiti del paradossale, oltre che rappresentare un danno economico nei confronti degli avetranesi, rappresenta anche una minaccia di tipo sanitario.
E’ giunto il momento che l’Amministrazione comunale si dia una svegliata: nel sanzionare i comportamenti incivili, nell’incrementare il servizio di pulizia e controllo, nell’attivare un servizio di raccolta efficiente degno di un Comune civile e moderno e un sistema di tariffazione che tenga conto dei reali rifiuti prodotti dalle famiglie con relativi sconti per chi ne produce di meno».