Il 27 luglio una rapina a mano armata ai danni di un operatore commerciale. Mercoledì il confronto con l’Amministrazione
I commercianti ambulanti richiedono maggiore sicurezza per il mercatino serale del giovedì di San Pietro in Bevagna.
Una rapina a mano armata subita da un operatore nella tarda serata del 27 luglio ha indotto molti di questi operatori, che aderiscono alle associazioni di categoria Unimpresa e CasAmbulanti Italia, a riunirsi e a chiedere un incontro urgente all’Amministrazione di Manduria.
«E’ indispensabile una discussione seria e opportuna, dettata anche dal gravissimo episodio, del quale le associazioni non hanno voluto esaltarne la gravità per non essere tacciate di strumentalizzazione, consumatosi giovedì 27 luglio, ai danni di un ambulante del mercato, il quale ha subito una rapina a mano armata da parte di due soggetti, che si sono impossessati dell’incasso. Accadeva alle ore 22,30 circa nell’area mercatale, all’orario di chiusura» ricordano, in una nota, i soci di CasAmbulanti Italia. «Immediatamente il giorno dopo la rapina, anche in qualità di operatori concessionari di posteggio in quel mercato serale a San Pietro in Bevagna, i dirigenti della delegazione di Francavilla Fontana di CasAmbulanti Italia (Savatore Martina, Antonio Maiorano ed Emanuele Birtolo) si sono attivati chiedendo un urgente incontro con l’Amministrazione comunale di Manduria per analizzare il gravissimo episodio occorso al collega, che è anche di Francavilla Fontana, e per approfondire altre tematiche legate ai mercati urbani cittadini».
L’incontro è stato accordato dall’Amministrazione: si terrà il giorno mercoledì, alle ore 11,30 presso il Comune di Manduria. All’ordine del giorno proprio la trattazione della tematica legata alle problematiche mercatali.
All’incontro prenderanno parte i delegati CasAmbulanti di Francavilla Fontana e alcuni rappresentanti nazionali dell’associazione degli Ambulanti Italiani, tra i quali il coordinatore Savino Montaruli.
«Quanto accaduto a San Pietro in Bevagna è gravissimo e l’episodio non può restare senza adeguate risposte da parte delle istituzioni» afferma Montaruli. «Alle autorità che incontreremo mercoledì prossimo manifesteremo la nostra preoccupazione perché non si può lavorare con il terrore di vedersi puntata una pistola in faccia da un momento all’altro. In seguito al fortissimo shock subito dagli operatori che hanno assistito alla rapina e dalla vittima, che comunque aveva immediatamente denunciato l’episodio chiamando i Carabinieri, il mercato serale del giovedì successivo, cioè quello del 3 agosto, ha dovuto addirittura chiudere in anticipo. Questo condizionamento è limitativo della libertà quindi inaccettabile da parte nostra».
«La situazione nei mercati sta diventando drammatica e avvertiamo forte il senso di isolamento e di distacco da parte delle istituzioni verso quella che resta la più antica forma di commercio» aggiunge il presidente nazionale Donato Gala. «L’unica che continua a tenere insieme la cultura e l’economia, la storia e la socializzazione. Non consentiremo a nessuno di distruggere questo patrimonio tutto italiano».