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Pubblicato l’avviso esplorativo per le manifestazioni di interesse relative all’affidamento e alla valorizzazione del centro polifunzionale di aggregazione giovanile di Uggiano Montefusco.
Terminata traumaticamente l’esperienza di “Bollenti Spiriti” (sarebbe opportuno che si aprisse una indagine per risalire alle responsabilità di colui che, all’interno di palazzo di Città, si è lasciato sfuggire i finanziamenti in un primo momento accordati al Comune di Manduria), l’Amministrazione si è ritrovata con un eccellente contenitore, che va però assegnato ad un’associazione in grado di farlo funzionare.
«Il centro è uno spazio di aggregazione e di apprendimento collettivo, atto alla rivitalizzazione culturale, turistica ed economica del territorio» è riportato nell’avviso dell’Amministrazione di Manduria. «Il Comune intende procedere all’acquisizione di manifestazioni di interesse alla ideazione e alla realizzazione di progetti nel centro di Uggiano Montefusco nei predetti campi: formazione e promozione del territorio; laboratorio multimediale ed audiovisivo; laboratorio teatrale; laboratorio musicale».
Il Comune chiarisce che l’avviso è finalizzato esclusivamente alla ricezione di manifestazioni di interesse per favorire la consultazione e la partecipazione del maggior numero di soggetti potenzialmente interessati e, quindi, non è vincolante per il Comune di Manduria. Le manifestazioni di interesse, pertanto, hanno il solo scopo di comunicare al Comune la disponibilità del proponente alla ideazione e alla realizzazione di progetti presso il centro polifunzionale.
«Verificato il possesso dei requisiti dei proponenti, sarà istituita una commissione di valutazione. I progetti selezionati saranno inseriti nel “Programma dei progetti da realizzarsi nel centro per l’anno 2017”».
Poi si dovrebbe passare alla sottoscrizione di una convenzione.
«Potranno presentare manifestazione di interesse i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: associazioni aventi le finalità indicate nell’avviso all’interno del rispettivo statuto o dell’atto costitutivo; associazioni in regola con la normative vigente in materia di rapporti di lavoro; associazioni in regola con i versamenti contributivi; associazioni che non hanno in corso contenziosi con gli enti previdenziali e assistenziali».
L’associazione dovrà indicare l’eventuale disponibilità ad assumersi il compito della gestione della struttura (apertura, chiusura e vigilanza durante le ore di attività), con un riconoscimento di un rimborso spese forfettario di 300 euro mensili.