«Più visite mediche specialistiche per i lavoratori agricoli ionici»
Visite mediche più accurate e specialistiche per i lavoratori agricoli del territorio ionico. La richiesta è stata formalizzata ieri in Prefettura dal segretario generale territoriale della Uila Uil di Taranto, Antonio Trenta. Nel corso infatti della riunione della cabina di regia per la sicurezza nelle campagne ed il lavoro nero in agricoltura, convocata dal prefetto di Taranto Donato Cafagna, il segretario Trenta, intervenuto insieme al segretario generale confederale Giancarlo Turi e ad Ida Cardillo, componente della segreteria territoriale, ha avuto modo di chiarire meglio la necessità di intensificare la sorveglianza sanitaria per chi lavora nei campi.
“Ci siamo resi conto - dichiara Trenta - che i controlli sono aumentati da parte degli organi preposti, ma occorre alzare la guardia sulla qualità delle visite mediche, troppe volte condotte con eccessiva superficialità, solo perché devono essere fatte. Non è invece questo il principio dal quale occorre partire e sul quale insistiamo chiedendo una maggiore attenzione verso i controlli medici. Le visite devono infatti essere specifiche in base al tipo di mansione che il lavoratore deve svolgere. E non deve mai mancare l’elettrocardiogramma”.
Questo tipo di controllo diventa necessario perché spesso i lavoratori prestano servizio più del dovuto secondo il sindacalista: “Anziché le 6 ore e 30 minuti previste da contratto, viene chiesto ai braccianti, per lo più donne, di trattenersi anche per dodici ore. Una pretesa alla quale i lavoratori non si sottraggono a causa del famigerato ricatto occupazionale che vige soprattutto in questo settore dove chi opera ha estremamente bisogno di non perdere il posto. E’ evidente però che se il fisico è sopposto a stress intenso finisce per cedere. Ma se si fanno più controlli è più facile prevenire conseguenze negative per la salute”.
Infine, ricordando che lo scorso luglio è stato finalmente rinnovato il contratto provinciale per i lavoratori agricoli, Antonio Trenta annuncia: “L’ente bilaterale agricolo è disponibile ad effettuare la dovuta sorveglianza sanitaria, a maggior ragione per il fatto che l’Italia detiene la maglia nera per gli infortuni con decesso sul posto di lavoro”.
Aspetto questo condiviso da associazioni di categoria e imprese.