Anche se abbiamo segnalato l’inesattezza storica, nel nuovo comunicato sull’iniziativa “Cantina Aperte in Vendemmia” Manduria continua a essere indicato nell’area della Magna Grecia…
Manduria città spartana come Taranto?
Per il Movimento Turismo del Vino (o per il suo addetto stampa) pare proprio di si. In un primo comunicato, diffuso nei giorni scorsi, abbiamo rilevato l’inesattezza storia. Prontamente segnalata, ci è stata fornita la seguente laconica risposta: “Ma lungo le strade che portano a Manduria ci sono dei grandi segnali che fanno riferimento alla Magna Grecia”.
E già, è vero, ci sono. A questo punto crediamo sia stato inutile cercare di spiegare che quei cartelloni sono stati commissionati da qualche funzionario della Provincia di Taranto, diversi anni fa, un po’ a digiuno con la conoscenza della storia di questo territorio. Abbiamo invitato, allora, il Movimento Turismo del Vino di compiere una ricerca per appurare la verità storica.
La nostra sollecitazione, però, vale evidentemente meno di un cartello stradale. Per il Movimento Turismo del Vino Manduria si trova nell’area della Magna Grecia. Chissà, forse il parco archeologico e il museo appena inaugurato sono uno scippo ai territori messapici della provincia di Lecce… E la trozzella messapica? Forse è stata realizzata dai ceramisti di Grottaglie e, dunque, sarà un falso storico...
Ecco, testualmente, il passaggio del comunicato del Movimento Turismo del Vino.
«Per l’occasione, nella zona di Castel del Monte si potranno visitare le aziende Tor de' Falchi a Minervino Murge (Bt), Rivera, Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli e La Cantina di Andria ad Andria, Villa Schinosa a Trani, Torrevento a Corato (Ba) e Mazzone a Ruvo di Puglia (Ba); più giù, da non perdere una sosta ad Adelfia (Ba) presso Cantine Imperatore. Nell'area della Magna Grecia si potranno visitare a Lizzano (Ta) le Tenute Emèra e le Cantine di Lizzano, a Manduria il Consorzio Produttori Vini Manduria. Nel Salento, infine, porte aperte a Salice Salentino (Le) da Leone de Castris».