Il commissario prefettizio: «Sono ottimista per natura»
«Non ho la bacchetta magica per risolvere, d’emblée, tutti i problemi. Ne affronterò uno alla volta, cercando di aggregare i vari mattoni alla costruzione in corso».
Puntuale come un orologio svizzero (decisamente una novità per palazzo di Città, in cui la cosiddetta “ora di tolleranza”, benché non tollerata da nessuno, era diventata un ritardo .. puntuale in ogni cerimonia pubblica), la dott.ssa Francesca Adelaide Garufi, nuovo commissario prefettizio della città, ha incontrato la stampa.
«Sono sempre stata ottimista» si è presentata così ai giornalisti, rivelando un lato del proprio carattere. «Se non lo fossi stata, non avrei fatto questo mestiere».
Ritorna al sud, il suo sud (lei è originaria della Sicilia), dopo essere stata, nel 2005 e nel 2006, Prefetto di Matera.
«Poi ho sempre lavorato a Roma oppure a nord di Roma (Arezzo e Trieste)» ha ricordato la dott.ssa Garufi. «Forse proprio per questo mi hanno rimandato al sud..».
Di emergenze da affrontare ve ne sono poche. La prima è quella relativa ai 23 lavoratori dell’appalto multi-servizi, che da qualche giorno occupano il municipio per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla loro situazione: il contratto è scaduto, loro sono senza occupazione e la città è senza servizi.
«Li ho incontrati ieri sera (giovedì, ndr). Ho promesso che affronterò la vicenda, avviandola a soluzione. Partiamo dal fatto che la nuova gara non è stata avviata e bisogna quindi colmare questo gap. Comprendo che è un problema molto serio, che riguarda la vita di questi lavoratori e delle loro rispettive famiglie».
C’è poi la scadenza del 29 settembre per la presentazione dei progetti di rigenerazione territoriale, per i quali Manduria e Maruggio sperano di ottenere dalla Regione ben 4 milioni e mezzo di euro.
«Il termine ultimo è il 29 settembre. Abbiamo tempo. Io posso promettere, per ogni problema, il massimo impegno, con la cautela che mi contraddistingue. L’ho sempre fatto. Poi non sempre tutto fila liscio».
Non ha ancora incontrato il personale.
«Mi sono appena insediata e non ne ho avuto il tempo. Sicuramente incontrerò tutto il personale, fiduciosa di ottenere un buon apporto. I dirigenti? Valuterò le situazioni, tenendo conto che la sostituzione dall’oggi al domani di unità del personale comporta sempre dei contraccolpi. Non sono comunque contraria al cambiamento».
Nei prossimi mesi lavorerà, fianco a fianco, con la commissione ispettiva incaricata di verificare eventuali infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici.
«Sono a conoscenza di questa nomina. La commissione farà gli approfondimenti, in quanto abilitata dalla legge. Io non ho alcun potere di incidenza».
Infine una battuta sulla vertenza ultradecennale: il depuratore.
«Vedrò le carte, approfondirò l’argomento, verificando il pregresso e gli eventuali margini che ancora la normativa consente per il presente».