«Non c’è nulla da festeggiare»
«Le organizzazioni sindacali che rappresentano tutti i poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere di Taranto, comunicano che domani, in occasione della celebrazione della festa del Corpo che coincide con il bicentenario della fondazione della Polizia Penitenziaria non saranno presenti alla cerimonia che si terrà presso l’ex convento di Sant’Antonio, in via Viola a Taranto, già sede in passato della casa circondariale.
Le motivazioni di un gesto così importante sono da ricercare nella completa indifferenza dell’Amministrazione penitenziaria alle gravissime problematiche che affliggono il carcere di Taranto e più in generale tutte le carceri del territorio nazionale.
Proprio per questo, tutti i sindacati in data 19 settembrec mentre si celebrava a Roma la festa del Corpo di Polizia Penitenziaria alla presenza del Capo dello Stato e del Ministro della Giustizia, hanno manifestato in piazza Montecitorio denunciando una situazione al limite del collasso.
Le OO. SS. firmatarie di questo documento e i colleghi della casa circondariale di Taranto non hanno nulla da festeggiare, considerato che quotidianamente vengono lesi i diritti contrattuali con carichi di lavoro non più sopportabili, mentre l’attività lavorativa diventa sempre più pericolosa poiché aumentano vertiginosamente le aggressioni, le minacce ai poliziotti e al personale che lavora all’interno degli istituti penitenziari compreso quello ionico.
Ormai gli organici della Polizia Penitenziaria sono ridotti al lumicino poiché mancano all’appello oltre 8.000 unità, mentre a Taranto la situazione è ancora più drammatica poiché per assicurare un minimo di sicurezza sarebbero necessarie almeno ulteriori 50 unità.
Non è più possibile lasciare da soli nelle sezioni detentive i nostri colleghi, costretti ad occupare più posti di servizio contemporaneamente e, soprattutto nelle ore serali e notturne, a vigilare da soli su almeno 150-200 detenuti.
Tutti i sindacati di categoria ritengono che non ci sia nulla da festeggiare, anzi queste manifestazioni risultano essere sterili, per chi quotidianamente deve confrontarsi con tanti problemi determinati proprio dalla carenza di poliziotti penitenziari e che con coraggio, serietà e professionalità fanno in modo che il sistema non crolli.
Invece di festeggiare le OO. SS. firmatarie di questo documento chiedono all’Amministrazione penitenziaria di prendersi le dovute responsabilità e consentire ai poliziotti penitenziari di lavorare in un clima di serenità e sicurezza.
Le iniziative vertenziali continueranno finché non ci saranno risultati concreti “le nozze non si fanno con i fichi secchi”, la politica del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sempre più sorda ai problemi dei poliziotti penitenziari deve cambiare rotta “la Polizia Penitenziaria non si tocca, giù le mani dai Baschi Azzurri”.
Domani 28 settembre, dalle ore 9 alle ore 11, davanti alla casa circondariale di Taranto tutte le organizzazioni sindacali di categoria terranno un sit in».
SAPPE: V. Ferrara
OSAPP: A. Palazzo
UILPA: R. Almiento
SINAPPE: G. Scarano
CISL-FNS: E. Stasolla
USPP: A. Andriulo
CNPP: M. Savina
CGIL: N. Colucci