L’associazione “Non una di meno” annuncia un sit in davanti all’ospedale “SS. Annunziata”
«Il 28 settembre le donne saranno in piazza per la giornata mondiale per l'aborto libero e sicuro. In Italia, seppur formalmente garantito dalla legge 194, è nei fatti progressivamente negato. L’obiezione di coscienza ha raggiunto la media nazionale del 70% di medici obiettori ed è una delle forme di violenza che viene agita ogni giorno contro le donne.
A Taranto: il ginecologo non obiettore di coscienza è uno solo, i consultori non riescono a funzionare come dovrebbero per via dei continui tagli di fondi che subiscono da parte del governo, si è dovuti ritornare ad una pratica antica (risale al 1198 la prima in Italia) quale la Ruota degli esposti, oggi chiamata “Culla per la vita”, invece che divulgare la legge che permette di partorire in modo sicuro e anonimo, subiamo continue violenze sui nostri corpi per via dell'inquinamento che causa l'endometriosi, una malattia malformante e invalidante per la fertilità della donna e per il suo piacere sessuale..
Per questo e per molti altri motivi il 28 torneremo a chiedere che l’aborto sia ovunque depenalizzato, garantito e sicuro, un diritto per le donne di tutti i paesi.
Non solo, in Italia i fatti di cronaca delle ultime settimane e il modo indegno in cui gli stessi sono stati trattati, dai media come dalle istituzioni, hanno svelato chiaramente che quando parliamo di violenza di genere è in gioco il corpo delle donne come oggetto di conquista e terreno da espropriare. Questo è lo sguardo alla base della cultura patriarcale che porta al conseguente gesto della violenza maschile e alle sue molteplici giustificazioni.
Sui nostri corpi e della nostra vita decidiamo solo noi, donne, trans, queer...
Torneremo a gridare che se questa è guerra contro le donne, noi risponderemo: ve la siete cercata!
Nel corso dell'incontro ci sarà un'azione teatrale dal titolo “Il corpo è mio e non è mio” a cura dell’attrice e drammaturga Giulia Mento e dell’attore e scrittore Luigi Pignatelli».
Associazione “Non una di meno”