La produzione non potrà superare 6 milioni di tonnellate
La produzione annua di acciaio dello stabilimento Ilva di Taranto non potrà superare i 6 milioni di tonnellate fino al completamento di tutti gli interventi del piano. E’ quanto prevede il Dpcm approvato dal consiglio dei ministri con modifiche e integrazioni al piano ambientale del gruppo.
Il decreto, si legge in una nota congiunta del Mise e del ministero dell’Ambiente, conferma tutti i limiti emissivi previsti dal Dpcm del 2014 e prevede che gli interventi siano realizzati secondo un dettagliato cronoprogramma, che si articola dal 2018, con termine ultimo al 23 agosto 2023 che è il termine di scadenza dell’Aia. La copertura dei parchi primari (Parco Minerale e Parco fossile), specificano i ministeri, dovrà essere realizzata entro 36 mesi dal subentro di AM Investco nella gestione del sito, fermo restando che l’apertura del cantiere deve avvenire entro il 30 settembre 2018. La giacenza media annua non potrà superare i 14,5 milioni di tonnellate fino al completamento degli interventi.
E’ confermata la copertura di tre parchi minori; quanto alle cokerie, è prevista al 31 dicembre 2018 la conclusione dell’intervento di messa in sicurezza della falda superficiale e, al 31 marzo 2020, la fermata della Batteria 11 e l’avvio delle batterie 9 e 10 previa realizzazione degli interventi di adeguamento. Sarà infine istituito un Osservatorio permanente per il monitoraggio del piano ambientale.
Tra interventi a carico del nuovo Gestore e quelli a carico dell’Amministrazione straordinaria, saranno destinati complessivamente agli interventi ambientali Ilva oltre due miliardi di euro. Lo si legge in una nota congiunta di Mise e ministero dell’Ambiente in cui si specificano i contenuti del Dpcm approvato in consiglio dei ministri.
I ministeri precisano che resteranno a carico della amministrazione straordinaria gli interventi ambientali esterni al perimetro della cessione che saranno realizzati mediante utilizzo delle risorse derivanti dalla transazione con la famiglia Riva (oltre 1 miliardo di euro). Al riguardo, i commissari straordinari presenteranno al Mise un programma integrativo della amministrazione straordinaria che prevederà la realizzazione delle opere ambientali di competenza dell’amministrazione straordinaria e la esecuzione di attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola.