Arrestati un imprenditore di Ginosa Marina e un caporale rumeno
I lavoratori, tutti provenienti dalla Romania, vivevano in un casolare fatiscente: una sorta di camerata piena di muffa e umidità con letti a castello e sei docce a disposizione per cinque minuti e senza acqua calda.
Schiavizzati nei campi, costretti a lavorare tutti i giorni, senza riposi e ferie, fino a 17 ore al giorno per un euro all'ora e vivere in camerate fatiscenti senza bagni. Chi denunciava, veniva pestato a sangue. In carcere sono finiti F. S., 43 anni, imprenditore agricolo di Ginosa Marina, e il suo mediatore, un 25enne romeno ritenuto il caporale dell’azienda.
Secondo le indagini di carabinieri e ispettorato del lavoro, 35 uomini e donne, tutti di nazionalità rumena, lavoravano nei campi per cifre inique, da uno a 4 euro all’ora, in condizioni disumane. I due arrestati sono ritenuti responsabili a vario titolo di intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro aggravato, estorsione, furto aggravato, lesioni personali, tentata violenza privata in concorso.