mercoledì 27 novembre 2024


18/10/2017 09:24:33 - Manduria - Attualità

Annunciate le presenze del governatore Emiliano, del direttore del Dipartimento Ecologia e Paesaggio Valenzano e del direttore generale di Arpa Puglia Bruno

 

 “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”: è questo il tema di una conferenza che, promossa dal circolo Legambiente di Manduria, si terrà oggi pomeriggio, alle 16,30, nell’auditorium del liceo scientifico “Galilei”. Nel corso dell’evento sarà presentato il rapporto annuale dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (Ispra) del 2017.

Dopo il saluto della dirigente dell’istituto manduriano, Maria Maddalena Di Maglie, interverranno il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore di Dipartimento Mobilità, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio Barbara Valenzano, il direttore generale dell’Arpa Puglia Vito Bruno, il presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini e Fulvio Perrone, portavoce del locale circolo di Legambiente ed organizzatore dell’evento.

Il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici 2017” sarà presentato da Michele Munafò, docente dell’Università La Sapienza e primo tecnologo dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e responsabile scientifico dei rapporti sul consumo di suolo.

«Tutelare il suolo è il primo modo di proteggere uomini, piante e animali» afferma Fulvio Perrone. Ogni anno in Europa spariscono sotto il cemento mille chilometri quadrati di suolo fertile, un’estensione pari all’intera città di Roma.

L’inesorabile scomparsa del nostro suolo porta con sé delle inevitabili e irreversibili conseguenze negative di carattere idrogeologico, paesaggistico, di perdita di biodiversità, di salute pubblica e soprattutto di carattere economico. Infatti i conseguenti costi economici sono enormi e ricadono interamente sulla collettività.

Domenico Finiguerra nel suo libro, sosteneva che “otto metri quadrati al secondo è il ritmo con cui viene asfaltata e cementificata la bellezza, la biodiversità, l’agricoltura e la cultura del nostro paese. Un’aggressione silenziosa e costante che ha però trovato in numerose città, paesi e angoli talvolta remoti e nascosti, chi è determinato a contrastarla. Una resistenza al cemento che è urgente allargare a macchia d’olio affinché sempre più cittadini italiani prendano coscienza della gravità e irreversibilità di quanto sta accadendo”.

Pertanto è quanto mai urgente che venga approvata una legge che tenti di arginare questo nefasto fenomeno; purtroppo una proposta di legge (peraltro ormai stravolta ed annacquata) è ferma e bloccata da anni in Parlamento.

L’unica speranza è quindi, che i cittadini prendano coscienza di questa emergenza creando un forte movimento di opinione che spinga la politica a muoversi con urgenza».

Coordinerà gli interventi Pietro Blu Giandonato, docente del liceo classico e scientifico di Manduria.











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