L’architettura rinascimentale del meridione d'Italia incontra l'antica arte orientale del bonsai
Domani e domenica, nel contesto rinascimentale del convento dei frati minori di Pulsano, si svolgerà una mostra di bonsai, i piccoli alberi in vaso coltivati secondo la filosofia dell'omonima e antica arte orientale, e di suiseki, letteralmente "pietra lavorata dall'acqua", che è l'arte giapponese di esporre pietre trovate in natura, ed aventi un aspetto particolare, in una maniera che sia gradevole e in grado di favorire la meditazione. Il nome suiseki, infatti, si compone delle parole sui (acqua) e seki (pietra).
La manifestazione, organizzata dal Taranto Bonsai Club, è frutto della passione e dell'impegno congiunto di diversi club e associazioni bonsaistiche dell'Italia meridionale, e preannuncia la partecipazione di maestri e coltivatori tra i più importanti del panorama bonsaistico nazionale.
Appassionati e curiosi, potranno accedere gratuitamente alla mostra, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20, e avranno la possibilità di osservare la lavorazione “in diretta” di alcuni bonsai da parte di esperti maestri bonsaisti, e fare domande per scoprire l’affascinante mondo degli alberi in miniatura.
L'evento è volto a diffondere la conoscenza dell'arte bonsai, della sua filosofia e delle sue tecniche, attraverso lo svolgimento di workshop e l'esposizione di bonsai provenienti da importanti collezioni private, con particolare riferimento alla coltivazione di essenze tipiche della flora mediterranea.
Forma d'arte ormai diffusa anche in Europa e nel continente americano, quella del bonsai proviene dall'estremo oriente, e si fa risalire alla Cina del III secolo d.C., periodo in cui è datato il primo ideogramma cinese "pun-sai" (pianta in vaso) documentato, per mano delle tribù nomadi del nord del paese che, data la propria natura errante, avevano sperimentato la coltivazione delle piante in vaso allo scopo di goderne i frutti nel corso dei loro spostamenti.
In seguito, nel VII secolo d.C., il bonsai incontra la prima vera diffusione nel territorio cinese, diventando, tra il 1600 e il 1900, una vera e propria forma d'arte con differenti stili di coltivazione associati alla diversa localizzazione geografica delle varie scuole.
Approdata sulle isole dell'arcipelago giapponese, la coltivazione dei bonsai viene ulteriormente affinata nella sua forma più puramente artistica, sotto l'influenza della filosofia zen affermatasi in Giappone tra la fine del 1100 e i primi anni del 1300. Solo in tempi moderni, precisamente nel 1878, si ebbe la comparsa dei primi bonsai in Europa, durante un'esposizione a Parigi.
Tornando ai giorni nostri, per l'esposizione, grazie al patrocinio del Comune di Pulsano, è stata scelta l'affascinante location del convento dei frati minori, testimone di un'epoca lontana che ne vide l'edificazione nel 1709.
Il convento, detto anche di Santa Maria dei Martiri, si trova al centro della cittadina di Pulsano, e al suo interno si trova l'omonima cappella , costruita nel 1518 per la volontà della comunità civile e religiosa pulsanese di ricordare i giovani pulsanesi caduti nel 1480 durante la battaglia d’Otranto contro l’esercito turco guidato da Maometto II da Costantinopoli.
Nel convento si conservano ancora diversi affreschi di grande valore e un suggestivo chiostro.