«Siamo cittadini di serie A come tutti gli altri: paghiamo regolarmente le tasse e non possiamo essere penalizzati dalla mancanza delle opere di urbanizzazione primaria»
I rappresentanti del comitato di quartiere “Sant’Antonio” continuano a rivendicare dei diritti. Il loro quartiere, ormai neppure più tanto periferico (si trova attorno e nei pressi del parco archeologico), attende da più lustri i tronchi di rete idrica e fognaria. Per il metano, invece, i lavori sono iniziati a fine agosto.
«Abbiamo chiesto di essere ricevuti dal commissario prefettizio al fine di poter esporre i nostri disagi» afferma il presidente del comitato Nicola Foggetti, che, insieme all’altro rappresentante Giovanni Carrozzo, è stato ricevuto dalla dott.ssa Francesca Adelaide Garufi. «Dimostrando grande sensibilità, il commissario prefettizio ha accettato di incontrarci e di ascoltare le nostre rimostranze. A lei abbiamo fatto presente di rappresentare circa 450 famiglie manduriane, costrette a vivere senza acqua e fogna nel terzo millennio e con strade piene di buche nell’asfalto».
Foggetti ha mostrato un’ampia documentazione: tante foto e, con esse, articoli di stampa e altri documenti attraverso i quali si promettevano interventi. Promesse sempre puntualmente disattese.
«Siamo stanchi di attendere: pretendiamo i servizi, che sono stati forniti a quartieri anche più periferici del nostro. Alla dott.ssa Garufi abbiamo esposto i disagi dei residenti nella nostra zona, chiedendo un suo intervento. Dopo aver ascoltato telefonicamente il dirigente dell’Ufficio Tecnico, la dott.ssa Garufi ha appreso che i lavori per la metanizzazione sono stati finalmente avviati. Per acqua e fogna, invece, farà il punto con l’Ufficio Tecnico e, successivamente, ci riconvocherà per darci delle risposte.
Siamo comunque contenti per la disponibilità del commissario prefettizio, pur consapevoli che non potrà risolvere tanti annosi problemi con una bacchetta magica in pochi mesi.
Crediamo che si potrebbe sfruttare i vari bandi di rigenerazione urbana, attraverso i quali attingere le risorse necessarie. Il nostro quartiere merita un’attenzione particolare perché si trova nel centro della zona archeologica, che costituisce un vanto della città di Manduria».