martedì 26 novembre 2024


09/11/2017 08:14:39 - Manduria - Attualità

Si svolgerà presso l’hotel Corte Borromeo: ecco il programma

 

“Manduria Bene Comune” non sarà solo un convegno, per quanto seguito da un pubblico concerto, in quanto questa manifestazione segna il coronamento di un percorso di ascolto e di confronto, che ha coinvolto mondo dell’associazionismo, addetti ai lavori e liberi cittadini, intorno al tema dei beni comuni.

Beni comuni sono quei beni, né pubblici né privati, in rapporto diretto con i bisogni fondamentali delle persone: beni materiali (acqua, aria, ambiente, patrimonio archeologico e monumentale) e immateriali (beni culturali, tradizioni e conoscenza), di cui tutti dovrebbero fruire, senza che alcuno se ne appropri in maniera esclusiva.

La gestione associata e condivisa di tali beni si richiama ai concetti di solidarietà, sussidiarietà, democrazia partecipativa, comunanza, cioè ad un'etica che vede il bene collettivo prevalere sull'egoismo individuale.

“Manduria Bene Comune” è un progetto sostenuto da una serie di forum tematici promossi dal Laboratorio Politico Manduria LAB, nell’ambito dell’officina delle idee “Cose Nostre”, concepita come uno spazio utile a raccogliere esperienze, punti di vista e proposte sul variegato mondo dei beni comuni, ponendo le basi per una loro gestione condivisa.

Alcune delle associazioni chiamate a partecipare, Naturalmente a Sud, HBU e Protezione Civile Nazionale, hanno fatto proprie tali tematiche e, grazie al supporto del CSV Taranto, si sono rese promotrici di questo momento di condivisione con il territorio.

La manifestazione “Manduria Bene Comune” si terrà oggi, giovedì 9 novembre, presso l’hotel Corte Borromeo nel centro storico di Manduria, e si articolerà in tre momenti.

Il primo, alle ore 18.00, sarà dedicato al tema “Per una gestione condivisa dei beni comuni”; i lavori, moderati da Maria Pasanisi, dopo l’introduzione di Cecilia De Bartholomaeis prevedono gli interventi di Maria Carmela Lanzetta, presidente associazione Umberto Zanotti Bianco, su “Per una gestione partecipata dei beni comuni”, poi del consigliere regionale Cosimo Borracino su “Il ruolo dell’istituzione regionale nella gestione dei beni comuni”, di Luigi De Luca, dell’assessorato regionale Cultura, Turismo e Beni Culturali, su “L’importanza dei Fondi Europeo di Sviluppo Regionale nella gestione dei Beni Comuni”, di Anna Bonifazi De Tommaso, referente associazione Libera Taranto, su “Percorsi di legalità e riutilizzo sociale dei beni confiscati tra memoria e impegno”, e infine di Pasquale Bonasora, referente associazione Labsus Regione Puglia-La Città bene comune”, su “Il modello di Amministrazione condivisa e i Patti di Collaborazione”. Le conclusioni saranno affidate a Loredana Ingrosso.

Nel secondo momento, alle ore 19.30, saranno illustrati progetti e proposte.

House Sud Est - Naturalmente A Sud presenteranno il progetto vincitore del bando Mente Locale 2013, che prevede la realizzazione, presso il primo piano della stazione ferroviaria di Manduria, di una struttura ricettiva destinata all'accoglienza turistica e sociale e ad ospitare attività rivolte ad immigrati e fasce deboli. Sarà poi illustrato il progetto “Percorsi di Legalità” realizzato presso l'Istituto Tecnico "L. Einaudi" di Manduria, mentre Fondazione Parco presenterà una proposta di gestione del Parco Archeologico mediante l'istituzione di una fondazione promossa da associazioni del territorio.

La manifestazione si concluderà, ore 20, con la performance “Cantacunti: 20 anni di musica tra memoria e tradizione” che sarà introdotta da Stefano Gennari; i Cantacunti si esibiranno in una formazione che comprende Gianni Vico, voce e chitarra, Maria Rosaria Coppola, voce narrante, Roberto Bascià, chitarra e mandolino, e Antonio Libardi al flauto.

Da sempre campo d'azione per le forze del volontariato, oggi, nel pieno di una crisi che non può più dirsi congiunturale, i Beni Comuni divengono anche l'ambito in cui possono incontrarsi e collaborare proficuamente cittadini attivi ed amministratori eletti, per raggiungere quegli obiettivi che la mano pubblica vede ormai fuori dalla sua portata. Nascono da questa consapevolezza, in tutta Italia, i Patti di Collaborazione tra Amministrazioni e cittadini per la cura di spazi verdi, la gestione di attrezzature sportive, il recupero e il riutilizzo di edifici storici ecc. di cui si avvantaggiano le intere comunità.

Manduria possiede un enorme patrimonio: beni di straordinaria importanza storica, archeologica, ambientale, turistica e sociale spesso oggetto di degrado o privi di una gestione efficiente.

Accanto a questi vanno segnalati 33 beni confiscati alla mafia (immobili, terreni, aziende) consegnati al demanio del Comune dal 2009, che la legge obbliga a convertire ad un uso sociale e che sono tutt’ora inutilizzati.

Facendo salvi gli sforzi quotidiani delle associazioni di volontariato, spesso abbandonate dal pubblico, le istituzioni non hanno saputo sfruttare queste risorse a vantaggio di uno sviluppo territoriale sostenibile.

In questo contesto si innesta L’odierna riflessione sulla gestione condivisa dei beni comuni, che merita di assumere priorità nell’agenda delle cose da fare per la Città, attraverso il coinvolgimento di tutti quegli attori, pubblici e privati, che possono concorrere alla sua realizzazione.











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