domenica 22 settembre 2024


11/11/2017 06:51:12 - Provincia di Taranto - Attualità

In uno di questi video si vede uno dei concorrenti protestare ad alta voce e, nel contempo, auspicare l’arrivo dei carabinieri

 

Ben tre video documentano ciò che è accaduto nella parte finale della prova pre-selettiva del concorso per un posto di vigile urbano di Fragagnano e, se ve ne fosse ancora bisogno, confermano come gran parte (se non tutti) i concorrenti avessero con se il telefonino.

«Io ci stavo e ti posso garantire che è stato a dir poco vergognoso!» è il commento che una concorrente ha postato attraverso facebook.

In uno di questi video, peraltro, si vede uno dei concorrenti protestare ad alta voce e, nel contempo, auspicare l’arrivo dei carabinieri. In un secondo video, si vedono i concorrenti in fila per consegnare la loro busta, che però è ancora aperta: di conseguenza, chi aveva lasciato in bianco qualche domanda, ha avuto tutto il tempo di ricercare le risposte attraverso internet.

Irregolarità, dunque, che sono ora anche documentate e confermate, sempre attraverso i social network, dagli stessi concorrenti.

«Poveri noi, stupidi, che abbiamo riempito subito il foglio delle risposte» è la recriminazione di un altro concorrente. «Potevamo aspettare e riempirlo durante le tre ore in cui abbiamo atteso di poter consegnare il materiale. Chiaramente senza che nessuno ci controllasse».

Un terzo concorrente, infine, ci ha fatto pervenire, attraverso la posta elettronica, la sua versione dei fatti.

«Noi potevamo girare liberi e indisturbati» scrive. «Io potevo usare telefonini e smartphone tranquillamente. Ci hanno consegnato i compiti ad uno ad uno e, pertanto, la prima fila ha iniziato la prova 10 minuti prima dell’ultima fila. La consegna doveva avvenire singolarmente davanti alla commissione. Ciò ha comportato un’attesa di circa tre ore: 240 persone in fila con le buste dei compiti aperte perché era compito della commissione sigillarle. In questa attesa, chi voleva poteva usare i telefoni per controllare le risposte. C’è stata gente che ha strappato i compiti e li buttati in faccia alla commissione o a terra. Scene da film».

Sulla vicenda interviene anche l’ex assessore Salvino Chetta.

«Se tutto ciò è vero, allora ci troviamo di fronte ad una vera e propria ingiustizia, oltreché ad una mancanza di rispetto nei confronti di chi, con enorme sacrificio si è preparato per sostenere il concorso. Alla luce di tutto ciò, credo che sia necessario fare chiarezza e soprattutto accertare eventuali irregolarità, nella speranza che si sia trattato solo di qualche “difetto organizzativo”. Chi sa, parli. Chi tace è il peggior complice. Qui è in gioco il concetto, per alcuni versi astratto e immateriale, di meritocrazia, trasparenza e legalità!».

 











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