L’intervento dei consiglieri di minoranza Lino Andrisano e Annarita Massaro
«Il concorso per un posto di vigile urbano è da annullare».
Non si placano le polemiche inerenti alla prova preselettiva finalizzata all’assunzione di un agente di polizia locale, che si è tenuta nei giorni scorsi presso la palestra della scuola media di Fragagnano. Al concorso pubblico hanno preso parte oltre duecento candidati e, secondo alcune testimonianze, pare ci sia stata una grande confusione e, in particolare, una totale mancanza di controlli, tanto da far apparire sui vari social numerose foto “live” scattate durante la prova. Oltre alle foto, nei giorni scorsi sono spuntati addirittura dei video, in cui si vedono diversi concorrenti protestare e invocare l’arrivo dei carabinieri.
Ad intervenire sulla questione, in forma ufficiale, sono ora i consiglieri comunali del gruppo di “SiAmo Fragagnano”, l’ex sindaco Michele Andrisano e Annarita Massaro, i quali, dai banchi dell’opposizione, chiedono l’annullamento del concorso.
«Se tutto ciò che si è letto sui giornali e sui social network dovesse essere confermato, si tratterebbe di un vero scandalo a dir poco vergognoso» affermato, in una nota, Michele Andrisano e Annarita Massaro. «E’ inaccettabile che in un concorso pubblico non ci sia alcun controllo e, soprattutto, ci sia una disorganizzazione totale. Un’offesa verso tutti coloro che studiano con sacrificio e dedizione per sostenere una prova nella speranza di ottenere un posto di lavoro. Una presa in giro verso tutti i candidati di centri vicini e soprattutto lontani che hanno macinato chilometri per raggiungere la sede concorsuale, sostenendo anche delle spese».
Fatta questa premessa, i due rappresentanti di “SiAmo Frafagnano” formulano la conclusione, peraltro inserita anche in una lettera formale già inviata al sindaco Fischetti, agli assessori, a tutti i consiglieri e, per conoscenza, al revisore dei conti e al prefetto di Taranto.
«A questo punto, crediamo che i fatti siano noti a tutti e che l’Amministrazione debba seriamente valutare l’ipotesi di annullare in autotutela l’intera procedura. Se ciò non accadrà, saremo pronti a chiedere l’intervento delle autorità competenti. Non è mai accaduta nella storia amministrativa del nostro paese una cosa del genere. Sentiamo il dovere di chiedere scusa a tutti i candidati per ciò che è accaduto. Ancora una volta viene a galla l’incapacità di governare e soprattutto di controllare l’operato dei funzionari. Un vero e proprio fallimento di cui gli amministratori dovrebbero vergognarsi. E a pagare le spese, purtroppo, sono sempre i nostri cittadini».