domenica 22 settembre 2024


24/11/2017 18:04:42 - Provincia di Taranto - Attualità

In arrivo agevolazioni fiscali, amministrative, finanziarie, attivazione di sportelli unici di coordinamento delle attività delle agenzie fiscali e dell’INPS

 

Ci siamo: il Distretto Turistico della provincia di Taranto è in dirittura d’arrivo verso la sua tappa finale. La Regione ha completato il suo iter, ora tocca al Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo emanare il decreto istitutivo.

Il Distretto avrà la delimitazione dell’intero territorio provinciale, comprendente i 29 comuni, e sarà il terzo distretto turistico pugliese dopo quelli di Foggia e Lecce.  Cosa cambia con l’istituzione del Distretto? Innanzitutto agevolazioni fiscali, amministrative, finanziarie, attivazione di sportelli unici di coordinamento delle attività delle agenzie fiscali e dell’INPS,  progetti pilota e incentivi per la realizzazione di progetti importanti collegati ai contratti di rete,  e in tempi stretti – sui quali dovrà vigilare il Prefetto che coordina il Distretto- la istituzione della zona a burocrazia zero.

Si conclude un percorso iniziato nell’aprile 2016 da Confcommercio che sollecitò l’allora prefetto Umberto Guidato ad assumere un ruolo di coordinamento per la istituzione del Distretto turistico della provincia, pensando così di offrire alle imprese uno strumento utile, che potesse aiutarle a cogliere le opportunità dei due progetti a forte valenza turistica del CIS,  il Contratto Istituzionale di Sviluppo, di riqualificazione della Città Vecchia e di valorizzazione turistico/culturale dell’Arsenale Militare. L’istituzione del Distretto darebbe alle  imprese turistiche del territorio gli strumenti per facilitare i nuovi investimenti nell’ambito degli  interventi turistico/culturali del  CIS, ma anche  della ZES (Zone Economiche Speciali), il nuovo strumento inserito nella Legge Mezzogiorno che  -  come ha annunciato il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, l’altro ieri a Taranto per il convegno della CISL su ‘CIS, Cultura e Turismo’-  a giorni potrebbe vedere la firma del decreto attuativo. In dirittura d’arrivo anche la Legge per Taranto della Regione Puglia  che, come ha annunciato il presidente della IV Commissione Sviluppo Economico, Donato Pentasuglia, dopo due anni di lavoro starebbe per divenire operativa.

Insomma tante opportunità che se ben concertate e sfruttate dagli attori –pubblici e privati del territorio- potrebbero dare una spinta decisiva al percorso di diversificazione economica della provincia di Taranto.

Ovviamente,  come ha ribadito il presidente di Confcommercio, Leonardo Giangrande, nel menzionato convegno Cisl: «Ognuno, pubblico e privato, deve fare la sua parte. Perché senza un’adeguata infrastrutturazione non si può fare turismo. Non vogliamo aiuti, ma chiediamo di essere messi nelle stesse condizioni di partenza delle altre province turistiche (Lecce e Foggia). Poi spetta a noi imprenditori fare autocritica e migliorare i nostri servizi».

La lista delle priorità è da sempre la stessa: miglioramento delle infrastrutture di collegamento (stradali, ferroviarie e aeree); la questione dei depuratori con scarico a mare delle acque reflue; l’acqua e la fogna pubblica nelle località a mare che  ancora ancora ne sono sprovviste; la problematica dell’erosione costiera; la qualificazione dei servizi di raccolta rifiuti, trasporti pubblici etc. nelle località turistiche; la lotta all’abusivismo. Mentre sul fronte imprese: miglioramento dell’accoglienza, qualificazione dell’offerta ricettiva, formazione degli operatori, costituzione delle reti di impresa.











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