domenica 22 settembre 2024


01/12/2017 20:52:20 - Provincia di Taranto - Attualità

«Le giunga l’appello di un’intera comunità, maltrattata, vilipesa, sofferente, che nello scorso mese di settembre ha ricevuto la Sua carezza, ma che oggi sente lo Stato come un nemico pronto a ogni sopruso»

 

Lo scrive il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, in una lettera sul caso Ilva inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il sindaco «stigmatizza la reiterata mancanza di rispetto» di alcuni esponenti del governo «in spregio ad ogni principio di seria e leale collaborazione» con il Comune.

«I tarantini, lei lo sa - scrive nella missiva il sindaco - hanno pagato un prezzo altissimo per interi decenni al servizio del sistema Paese e della Repubblica. Le scrivo carico di rammarico ed imbarazzo, interpretando esattamente il sentire della comunità che mi onoro di rappresentare, per stigmatizzare la reiterata mancanza di rispetto, nei confronti delle Istituzioni locali e dei cittadini, da parte di alcuni membri del Governo in carica, che intorno alla vicenda Ilva - sostiene Melucci - inaspriscono di continuo i toni in questi giorni, in spregio ad ogni principio di seria e leale collaborazione col Civico Ente, in un clima sociale già molto delicato, nel quale soprattutto il Mise arriva a screditare pubblicamente finanche il ruolo che la magistratura ha nel nostro ordinamento.

«Le giunga con queste poche righe - verga il sindaco di Taranto - l’appello di un’intera comunità, maltrattata, vilipesa, sofferente, che nello scorso mese di settembre ha ricevuto la Sua carezza, ma che oggi sente lo Stato come un nemico pronto a ogni sopruso».

«Da sindaco - conclude Melucci - sono certo che potrò raccontare ai miei concittadini della Sua rinnovata attenzione, dell’autorevole garanzia che vorrà porre a difesa di diritti costituzionali ed inalienabili di questi duecentomila tarantini, duecentomila italiani».











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