Saranno protagonisti di un percorso di cittadinanza attiva che consentirà loro di seguire da vicino l’attività dell’assemblea legislativa pugliese
Due studenti manduriani eletti nel Consiglio regionale dei giovani: saranno protagonisti di un percorso di cittadinanza attiva che consentirà loro di seguire da vicino l’attività dell’assemblea legislativa pugliese. Un progetto, denominato “Giovani in Consiglio: da osservatori a protagonisti”, che mira a ridurre la distanza sempre più profonda tra giovani e istituzioni e la sfiducia tra giovani e mondo adulto.
Adriana Amato, studentessa del liceo classico “De Sanctis” (con 2.493 voti è stata la quinta più suffragata in tutta la Puglia), e Alessio Gennari, allievo dell’istituto “Einaudi” (per lui 1.349 voti), rappresenteranno gli studenti di tutta l’area orientale della provincia. Nei giorni scorsi, il “parlamentino” degli studenti si è insediato, alla presenza del governatore Michele Emiliano. Ad ogni eletto (sono 46 i componenti: 30 ragazzi e 16 ragazze), è stata data la possibilità di presentarsi.
«Frequento il liceo classico di Manduria e noi allievi di questo ordine di scuola rischiamo di sapere tutto e di più sulla politica di chi ci ha preceduto, ma molto poco di ciò che ci accade attorno a noi» le parole di Adriana Amato. «E’ vero che la storia è maestra di vita, ma molto spesso noi non abbiamo coscienza di ciò che ci circonda. Questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto a candidarmi. Inoltre, noi giovani abbiamo un rapporto conflittuale con la politica: di amore e di odio. Forse ho una visione utopistica della vita e del mondo, ma io mi ispiro a ciò che ha detto Paolo VI: la politica è la forma più alta di carità. Dovrebbe essere a servizio del prossimo. Ma noi questo concetto lo abbiamo un po’ perso di vista.. Io vorrei che i giovani del Consiglio mi facessero ricredere».
Alessio Gennari ha già individuato alcune tematiche per le quali impegnarsi.
«Alla base della mia candidatura vi sono la passione per la politica e la voglia di mettermi in gioco» ha dichiarato, in via Capruzzi, Alessio. «Nella nostra terra ci sono innanzitutto l’emergenza lavorativa e la necessità di programmare uno sviluppo ecosostenibile (sono noti a tutti i problemi dell’inquinamento di Taranto). La nostra missione dovrebbe essere quella di lavorare su questi due aspetti, per trasformarli in un punto di forza positivo: con l’aiuto delle scuole, dobbiamo rilanciare la green economy, che rappresenta il futuro del pianeta e delle imprese. Dobbiamo chiedere alla Regione anche una migliore divulgazione delle misure che prevedono finanziamenti per i giovani imprenditori».