I tumori più frequenti agli uomini sono quelli alla trachea, ai bronchi e al polmone (16,5%) e poi alla prostata (16,1%). Nelle donne, quelli alla mammella (29,5%), seguito da quelli al colon retto (12%) e alla tiroide (8,1%)
Tra il 2006 e il 2012 sono stati registrati in provincia di Taranto 21.313 nuovi casi di tumore maligno, di cui 11.640 uomini e 9.673 donne, con una incidenza annuale media di 3.044 e un tasso standardizzato diretto di 438 casi per centomila nei maschi e 332 per centomila nelle femmine. Sono dati che emergono dall’ultimo e più aggiornato Rapporto Tumori di Taranto, raccolto in un volume disponibile sul sito dell’Asl e presentato oggi a Taranto. Dai risultati presentati, ha sottolineato Antonia Mincuzzi, dirigente medico referente del Registro Tumori dell’Asl di Taranto, «emerge un quadro che conferma i risultati degli studi presentati in precedenza».
Il rapporto, è stato spiegato, ha «l’obiettivo principale di porsi quale strumento di comunicazione per tutti i cittadini della provincia e di conoscenza per tutti i portatori di interesse istituzionali e sociali».
I tumori maligni più frequenti nei maschi a Taranto sono: il tumore maligno di trachea, bronchi e polmone con una frequenza del 16.5%, prostata (16.1%), vescica (13.4%) e colon retto (11.6%), mentre nelle femmine il tumore maligno più frequente è quello della mammella con una frequenza del 29.5% (risulta anche il tumore maligno più rappresentato considerando la sommatoria di entrambi i sessi con i suoi 2850 casi totali), seguita dal colon retto (12%) e tiroide (8.1%). Per la maggior parte dei casi esaminati il Tasso Standardizzato Diretto risulta più elevato nel distretto 8 del comune di Taranto. L’andamento temporale dei tassi standardizzati mostra una diminuzione statisticamente significativa negli ultimi anni per tumore maligno delle vie biliari e un aumento per il tumore maligno della tiroide. Per gli altri tumori non si rilevano particolari andamenti temporali
ECCESSO DI CASI TRA GLI UOMINI - Nel Comune di Taranto rimane «critica la situazione che presenta per molte sedi tumorali eccessi soprattutto nel sesso maschile, che sulla base della letteratura depongono a favore di un presumibile coinvolgimento della condizione ambientale, lavorativa oltre che degli stili di vita assunti dalla popolazione residente». E’ quanto sottolinea Antonia Mincuzzi, dirigente medico referente del Registro Tumori dell’Asl di Taranto, parlando dei 21.313 nuovi casi di tumore maligno registrati tra il 2006 e il 2012.
In particolare, il mesotelioma pleurico continua a presentare eccessi di rischio molto elevati. «Risultano confermati - ha puntualizzato Mincuzzi - gli eccessi per tumore maligno della tiroide nel sesso femminile in alcuni comuni dell’ala orientale della provincia. L’analisi della sopravvivenza, nell’ambito di un quadro non molto diverso da quello dell’Airtum (Associazione italiana dei registri tumori nazionale), richiede attenzione sulla sopravvivenza del carcinoma dello stomaco che in entrambi i sessi risulta nettamente inferiore al dato nazionale e, riguardo al sesso femminile, per carcinoma della cervice uterina, di rene e vie urinarie, linfoma non Hodgkin e mieloma multiplo».
La Asl di Taranto ha fatto da start up per il Registro Tumori Puglia e ha ottenuto l’accreditamento nazionale Artium del proprio registro nel 2013. L’accreditamento è una certificazione terza della correttezza scientifica e metodologica. "L'aggiornamento al solo 2012 - è detto in una nota dell’Asl - non sia fuorviante: l’utilizzo di fonti eterogenee, spesso cartacee e provenienti anche da fuori Regione non consente a oggi tempestività maggiore e il Registro Tumori Taranto è tra i più aggiornati d’Italia». Oggi sono state presentate, alla presenza del presidente della Regione Michele Emiliano, le mappe della provincia per quartiere e sezione di censimento. «Il lavoro - è stato osservato - è frutto della collaborazione tra Asl Taranto, Ares e Cattedra di Statistica Medica dell’Università di Bari. Da gennaio il prodotto Mappe della Salute sarà realizzato anche per le altre provincie pugliesi».
PICCO RICOVERI A RIDOSSO INDUSTRIE - Le malattie respiratorie a Taranto presentano «eccessi di ricovero e mortalità nel comune capoluogo e nei quartieri vicini al polo industriale». E’ quanto si desume dal Rapporto 2017 sul Registro Tumori di Taranto (che aggiorna i precedenti report del 2014 e del 2016), presentato oggi nell’evento «Oncology» alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dei vertici della Asl di Taranto.
«Le broncopatie cronico-ostruttive - è stato spiegato - presentano criticità in termini di eccesso di mortalità in molti comuni del centro e dell’ala orientale della provincia con eccessi a Taranto del 23% e a Statte del 27%. All’interno dei quartieri del comune di Taranto si rilevano eccessi di ricovero del 23% ai Tamburi, 24% a Paolo VI e 26% Città vecchia-Borgo». La pubblicazione fa seguito al primo report di incidenza dei tumori maligni della provincia di Taranto presentato nel 2014 che comprendeva i casi incidenti nell’intero territorio provinciale per gli anni 2006-2008. Nel 2016 fu poi presentato un ampliamento dei risultati dell’incidenza neoplastica comprendente gli anni 2009-2011, dati che ora sono stati pubblicati in modo più approfondito e tecnico.
La valutazione dell’incidenza degli anni 2006-2008 aveva già presentato alcune criticità dello stato di salute nella provincia di Taranto rispetto al «Pool Sud dei Registri Tumori», soprattutto per quel che riguarda l’eccesso di rischio per carcinoma della mammella, collo dell’utero e ovaio nelle donne; nei maschi il rischio di carcinoma del polmone e della vescica oltre all’eccesso rispetto al Pool Sud risultava in eccesso anche rispetto al pool nazionale. Inoltre, soprattutto nei comuni dell’area orientale nello stesso confronto con il pool nazionale si riscontrava un eccesso di carcinoma della tiroide nel sesso femminile.