Secondo Martino Tamburrano (Forza Italia) «Il decreto ha dato nuovo slancio a salute e lavoro»
Dopo lo scontro frontale tra Regione e Comune di Taranto da un lato e governo dall'altro, e i ricorsi presentati dai due enti al Tar contro il decreto (Dpcm) che contiene il piano ambientale per la nuova Ilva, nella guerra sul futuro del siderurgico scende in campo anche la Provincia di Taranto con un ricorso 'ad opponendum' contro quello presentato da Comune e Regione.
L'iniziativa, che di fatto spacca il fronte degli enti locali nei confronti del governo, è del presidente della Provincia di Taranto, Martino Tamburrano (di Forza Italia), che si schiera dalla parte dell'esecutivo in difesa del Dpcm che è stato impugnato dinanzi al Tar da Comune e Regione. La ragione, spiegano dalla Provincia, è che l'atto del governo con il nuovo piano ambientale "ha dato nuovo impulso all'attività dell'Ilva di Taranto" grazie al "contemperamento degli interesse coinvolti, sia di quelli ambientali e sanitari sia di quelli imprenditoriali, salvaguardando adeguatamente i livelli occupazionali, nonché garantendo interventi positivi per fronteggiare l'emergenza ambientale".
La legittimazione della Provincia a intervenire, si aggiunge nel controricorso, "deriva dalla sua rappresentatività del territorio e delle popolazioni ivi residenti". La Provincia chiede dunque al Tar che il ricorso presentato dagli altri due ebti "venga respinto perché inammissibile, irricevibile e comunque infondato in fatto e in diritto". Si apre così anche contenzioso in ambito territoriale, dopo quello che contrappone il presidente della Regione, Michele Emiliano, affiancato dal sindaco tarantino Rinaldo Melucci, al governo.