Il post del sindaco e la replica di De Carlo
Il concorso per un posto di vigile urbano continua a far discutere e a innescare polemiche.
Dopo il servizio andato in onda nel programma “Striscia la Notizia” è intervenuto, attraverso il proprio profilo facebook, il sindaco Giuseppe Fischetti.
«Il servizio di Striscia attesta una sola cosa: che l’Amministrazione comunale ha adottato un provvedimento opportuno (la revoca della prova preselettiva) a seguito di disordini causati da alcuni candidati, i quali hanno coscientemente violato le prescrizioni della Commissione esaminatrice, utilizzando cellulari per video e foto» la tesi del primo cittadino. «L’unico appunto che mi sento di evidenziare a Striscia è il seguente: la scelta della revoca è stata una iniziativa del Comune di Fragagnano e non una indicazione del programma. Sono convinto che nella vita ci si debba vergognare di altro. E non certo per disordini causati, ripeto, dalla violazione di prescrizioni da parte di taluni candidati».
Di tutt’altro avviso l’ex sindaco Lorenzo De Carlo.
«A me sembra che il sindaco sia sull’orlo di una crisi di nervi: infatti, mentre la vergogna per la incredibile vicenda del concorso dovrebbe sotterrare tutta la compagine amministrativa sotto una coltre di scuse per la figuraccia fatta in tutta Italia e mentre non si riesce a comprendere se vi sia un nesso tra la messa in onda del servizio di Pinuccio e la incredibile determinazione di annullamento della prova preselettiva, il sindaco non trova di meglio da fare che sfogarsi attaccando in maniera indiscriminata e scellerata le persone» si legge in un comunicato del consigliere Lorenzo De Carlo. «In primis occorre ribadire che, se è vero che i concorrenti del concorso sono stati scorretti nel portare con se smartphone e tablet, come mai il sindaco nulla dice nei confronti della commissione che non ha inteso ritirare gli stessi per evitare la evidente irregolarità della prova? E come mai non coglie la incredibile contraddizione tra la motivazione della determinazione di annullamento e i verbali allegati alla stessa, nonchè il senso incredibilmente autoassolutorio della determinazione stessa, tra l’altro sottoscritta dal presidente della Commissione d’esame?
Sembra invece che il sindaco non sopporti che l’opposizione eserciti il suo sacrosanto diritto a una critica dura e intransigente e che egli, toccato da un’aura particolare, debba vedere la sua azione andare immune da qualsivoglia contrasto, anche in presenza di atti palesemente illegittimi e per i quali è già stata interessata l’autorità giudiziaria».