martedì 26 novembre 2024


11/01/2018 07:19:03 - Manduria - Attualità

Idee e proposte di Fulvio Perrone, Roberto Dostuni e Gianfranco Dimitri

 

«La sinergia delle eccellenze presenti nel territorio può e deve promuovere la crescita dell’offerta turistica».

Partendo dall’ottimo riscontro di presenze registrato in due recenti eventi promossi da Popularia e dal Centro di Educazione Ambientale, in collaborazione con Confguide (una visita gratuita nel centro storico, seguita da un concerto in chiesa Madre), Fulvio Perrone, attivista della sezione manduriana di Legambiente, si sofferma sul turismo e sulle sue prospettive.

«La capacità organizzativa e la sinergia delle due associazioni che hanno progettato gli eventi sono riuscite in questa operazione di “vera” e concreta promozione del territorio, che è stata notata edapprezzata dagli operatori del settore» afferma Fulvio Perrone. «Ma quali sono i fattori che hanno prodotto questo piccolo “miracolo”? Roberto Dostuni, presidente di Popularia, parla di qualità degli eventi, di un potente apparato di comunicazione e della bellezza delle location, ovvero gli elementi indispensabili per raggiungere questi obiettivi, e, poi, ovviamente la capacità di collaborare.

Pochi e semplici concetti dunque, facili da elencare (ma che forse in pochi sanno mettere in pratica), che sono fondamentali per realizzare quel turismo sostenibile, di qualità e destagionalizzato che Manduria potrebbe meritare».

Ma se le professionalità non mancano, resta purtroppo lo scoglio della fruibilità a fini turistici dei luoghi da visitare.

«La maggior parte del centro storico è in stato di degrado e di abbandono» ricorda Gianfranco Dimitri, archeologo e responsabile Cultura del CEA. «Il Parco archeologico delle Mura Messapiche, che è il secondo parco tematico più grande d’Europa, è praticamente “chiuso”, privo di una gestione e di una programmazione che possano dare il lustro che merita; il museo “Terra dei Messapi” ha orari e giorni di visita troppo ridotti; così come le chiese. Sono queste le emergenze che dovrà affrontare una futura Amministrazione illuminata. Ma non solo.

La rinascita di un centro urbano come città a forte vocazione turistica non è nulla se una buona Amministrazione, tra le altre cose, non si preoccupi di come far arrivare e regolare il flusso di visitatori. La nostra offerta turistica deve divenire davvero parte integrante del sistema “Cultura del Turismo” in cui il territorio, con tutte le sue peculiarità, acquista forte richiamo e attrattiva».

Perrone chiude con un appello.

«Da soli, però, non si va da nessuna parte: c’è bisogno della sinergia delle eccellenze presenti nel territorio».











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