La sua telecamera gettata in mare. L’operatore ha riportato ferite suturate con diversi punti. La solidarietà di Asso Stampa e OdG
Un uomo di 38 anni è morto a Taranto dopo essere caduto dalla motocicletta mentre percorreva la strada che costeggia la ringhiera della città vecchia. Inutili i tentativi di soccorso del 118. Alcune persone presenti sul posto hanno aggredito un cameraman dell’emittente televisiva Canale 85, Fabio Pignatelli, che stava effettuando alcune riprese, colpendolo con pugni e calci e provocandogli ferite lacero-contuse; poi hanno rotto la telecamera gettandola in mare.
Anche i vigili urbani intervenuti in soccorso del cameraman sarebbero stati schiaffeggiati. Poco dopo sono arrivati i poliziotti della sezione Volanti che hanno riportato la calma e identificato gli aggressori. Il cameraman è stato accompagnato con un’ambulanza in ospedale.
OPERATORE AGGREDITO: LA SOLIDARIETA' ASSOSTAMPA E ODG - Assostampa e Ordine dei Giornalisti di Puglia, in una nota, «condannano fermamente la brutale aggressione avvenuta questo pomeriggio a Taranto ai danni del cameraman di Canale 85-Antennasud Fabio Pignatelli e dei giornalisti impegnati nella realizzazione di un servizio su un incidente stradale in cui ha perso la vita un motociclista tarantino».
L’operatore di ripresa Pignatelli, giunto sul posto con la propria telecamera e con il giornalista dell’emittente televisiva, è stato «avvicinato - spiegano Assostampa e Ordine - da alcuni conoscenti della vittima, è stato picchiato e privato della telecamera che è stata dagli stessi lanciata giù dal lungomare ed è finita in acqua. Il cameraman ha riportato un profondo taglio alla testa. Soccorso dal personale del 118 che era presente sul luogo dell’incidente, l’operatore di ripresa è stato condotto per le cure del caso in ospedale dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura per ridurre la ferita. L'episodio è stato denunciato alle forze dell’ordine».
Sottolineando la gravità dell’accaduto, Assostampa e Ordine dei Giornalisti esprimono «massima solidarietà al cameraman e ai colleghi presenti sul posto, augurandosi che sull'episodio sia fatta quanto prima piena luce da parte dell’autorità giudiziaria».