lunedì 25 novembre 2024


18/01/2018 09:43:46 - Provincia di Taranto - Attualità

Si tratta della specie “Todarodes sagittatus”, denominata dai pescatori salentini “totanu di funnu

 

Lungo circa un metro, dal peso di oltre 10 chili.

E’ il totano gigante trovato spiaggiato, l’altro ieri mattina, a Torre Ovo. A trovarlo alcuni attivisti del gruppo facebook “Torre Ovo & friends”, nato qualche anno fa con lo scopo di valorizzare questo angolo di paradiso e già “seguito” da migliaia di residenti o di turisti che scelgono questa meta per le vacanze estive.

«Passeggiavamo sul bagnasciuga, quando abbiamo avvistato questo enorme cefalopodo, già privo di vita» ci hanno raccontato gli attivisti di “Torre Ovo & friends”. «Ci hanno colpito le sue dimensioni: mai visto da queste parti un totano così grande. Come è anche possibile notare dalla foto, il totano era lungo quasi un metro e pesava oltre 10 chili. Non sapendo le cause della sua morte, abbiamo preferito gettarlo nuovamente in mare: tornerà a far parte, così, della catena alimentare marina».

Diverse, inizialmente, le ipotesi avanzate sulla razza di questo cefalopodo, molto raro, in tali dimensioni, nello Jonio. C’è chi ha sostenuto, inizialmente, che fosse un normale calamaro adulto, ma diversi pescatori di professione della zona, da noi contattati, ci hanno riferito di non averne mai pescati di così grandi. C’è chi ha avallato un’altra ipotesi: potrebbe essere un totano.

Infine, proprio sul gruppo “Torre Ovo & friends”,  è spuntata una terza possibilità: potrebbe essere un “Calamaro di Humboldt”, una specie infestante della California, che sarebbe arrivata sino allo Jonio.

A fugare ogni dubbio è il veterinario manduriano Patrizio Fontana, che ha inviato la foto all’Avamposto Mare di Lecce, un luogo di coordinamento e organismo di animazione di un sistema mediterraneo di istituzioni, enti, organizzazioni sociali e culturali, comunità e singoli cittadini impegnati nella crescita intelligente e sostenibile dei territori costieri. Svolge la sua attività prevalente negli ambiti della cooperazione internazionale a sostegno dello sviluppo delle comunità costiere e del monitoraggio e tutela della biodiversità.

«Mi hanno confermato che si tratta di un totano, più precisamente della specie “Todarodes sagittatus”» ci riferisce il dott. Fontana. «Non è una specie aliena dei nostri mari, ma, indubbiamente, non è facile incontrare un totano di queste dimensioni. In provincia di Lecce viene chiamato “totanu di funnu”, perché preferisce stazionare sui fondali. Depone le uova nei pressi della spiaggia e, forse, è morto proprio mentre si era avvinato al bagnasciuga per la sua fase riproduttiva».











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