L’azienda che ha vinto l’appalto, la Luigi Carlino di San Donato di Lecce, ha avviato in questa settimana i primi interventi propedeutici all’abbattimento delle due grosse strutture del complesso parrocchiale
Sono iniziati i lavori per la demolizione della chiesa, le aule e sale comunitarie della parrocchia intitolata a San Giovanni Bosco. L’azienda che ha vinto l’appalto, la Luigi Carlino di San Donato di Lecce, ha avviato in questa settimana i primi interventi propedeutici all’abbattimento delle due grosse strutture del complesso parrocchiale (sarà salvato solo il teatro e il capannone che, da qualche mese, funge da chiesa). Successivamente, come si può vedere dallo schizzo del progetto, sarà riedificato il nuovo complesso dedicato al culto.
Il progetto della nuova chiesa intitolata a San Giovanni Bosco e del nuovo complesso parrocchiale prevedeva inizialmente un investimento di oltre 4 milioni e mezzo di euro, con uno stanziamento del 75% della Conferenza Episcopale Italiana con i fondi derivanti dall’8x1000, e con il restante 25% (quindi oltre un milione di euro), con le donazioni della comunità di San Giovanni Bosco. Ad ottobre, grazie all’appalto avvenuto mediante l’aggiudicazione all’azienda che avrebbe presentato l’offerta economicamente più conveniente, si è ottenuto un consistente risparmio: l’azienda Luigi Carlino, infatti, ha vinto la gara proponendo un ribasso del 37,7%.
La chiesa e il complesso parrocchiale sono vissuti da più di 750 bambini e ragazzi che frequentano i percorsi di Fede al catechismo, da 300 ragazzi che partecipano alle attività dell’oratorio insieme alle famiglie e da altri 250 iscritti al centro sportivo, da oltre 200 persone tra animatori, catechisti e altri volontari impegnati a vario titolo in molteplici iniziative educative, pastorali e sociali. Negli stessi spazi, la Caritas parrocchiale aiuta circa 100 famiglie manduriane e varie decine di immigrati distribuendo beni di prima necessità.
«La comunità parrocchiale potrà dunque svolgere le quotidiane attività in strutture edificate secondo i più innovativi criteri di sicurezza e in ottemperanza alle vigenti norme antisismiche: dalla chiesa (che potrà ospitare oltre 700 fedeli seduti) alla canonica, con particolare attenzione soprattutto all’oratorio con il suo centro polifunzionale e il vasto cortile con i campi da gioco» rese noto la Diocesi «La progettazione e la direzione dei lavori sono affidate all’architetto Francesco Lonoce, agli ingegneri Claudio Mele e Salvatore Micelli, nonché agli architetti Fabiola Decataldo e Maria Adele Marsella; importante nella gestione della pratica il ruolo svolto da don Francesco Nigro, direttore del Servizio per l’Edilizia di culto della Diocesi di Oria».