martedì 26 novembre 2024


07/02/2018 07:43:19 - Manduria - Attualità

Stamani l’incontro con il commissario prefettizio Garufi

 

«La città di Manduria sia iscritta nei registri regionali delle “Città d’Arte e Turistiche”, avendone verificato il possesso dei requisiti».

Il Club Unesco di Manduria, attraverso il coordinatore del comitato promotore Italo Montinaro, avanza questa richiesta al commissario straordinario, Francesca Adelaide Garufi. Già contenuta in una lettera inviata nei giorni scorsi, sarà formalizzata nel corso dell’incontro in programma per stamani a Palazzo di Città fra la dott.ssa Garufi e i rappresentanti del Club Unesco.

«Chiederemo anche il recupero del ruolo della nostra città all’interno della “Tentative List Unesco del Salento e Barocco leccese” come patrimonio mondiale dell’umanità. Un ruolo, quello di Manduria, non riconosciuto nel primo tentativo del 2006, ripreso a fasi alterne in seguito, ma regolarmente trascurato dai nostri precedenti amministratori.

Per la precisione, il Comune di Manduria fu invitato a partecipare, il 24 luglio 2017 ad un vertice che si tenne a Gallipoli, finalizzato a sostenere il riconoscimento del Salento e del barocco leccese come patrimonio dell’umanità. Vi parteciparono, oltre naturalmente a Lecce e Gallipoli, i rappresentanti dei Comuni di Galatone, Galatina, Nardò, Francavilla  Fontana, Ostuni e Martina Franca. Manduria non si presentò in quanto gli amministratori, ufficialmente, erano impegnati a Bari per la questione del depuratore».

Chiara la finalità della richiesta formulata dal Club Unesco di Manduria.

«Non si tratterebbe di riconoscimenti da esibire come sterili fiori all’occhiello, ma sarebbero tali da “obbligare” governanti e cittadini a un’attenzione diversa per la loro città e all’assunzione di provvedimenti e comportamenti sempre più orientati al decoro, alla conservazione e alla valorizzazione di quello straordinario patrimonio materiale e immateriale che ci è stato trasferito da chi ci ha preceduto».

La questione è sempre la stessa. Manduria ha un patrimonio storico e architettonico enorme, ma, per un motivo o per un altro, non si riesce a valorizzarlo. Insieme al patrimonio ambientale e alla costa, costituirebbe una risorsa in grado di calamitare turisti tutto l’anno e, dunque, di far confluire nell’economia risorse preziose in un periodo tutt’altro che facile.

Per riuscirci, è fondamentale la sensibilità di chi amministra la città, che dovrebbe essere sostenuta, concretamente, anche da quei cittadini e da quelle associazioni che hanno a cuore la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale. Si punta, insomma, sulla disponibilità del commissario straordinario Francesca Adelaide Garufi, già manifestata su altre vertenze, per far partire un iter che potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro della città.











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