«È ora di cambiare totalmente le strutture e rendere vivibile la vita ai bambini del futuro, delle persone di oggi è dei vecchi di ieri. Servono pulizia e onestà, viene prima la salute del popolo mondiale non solo Taranto»
“Non possiamo permettere che si ammalino più bambini e ragazzi, c’è un tasso di mortalità altissimo, e aiutare le mille famiglie che perdono lavoro immediatamente senza fare a meno di aiutare anche a loro”: lo ha detto Giuliano Sangiorgi, frontman e cantante dei Negramaro, che ha parlato dell’Ilva di Taranto durante la conferenza stampa al Teatro Ariston di Sanremo, dove la band sarà ospite della terza serata del festival.
“È ora di cambiare totalmente le strutture e rendere vivibile la vita ai bambini del futuro, delle persone di oggi è dei vecchi di ieri. Servono pulizia e onestà, viene prima la salute del popolo mondiale non solo Taranto o del Sud, perché ci sono scempi anche a Tokyo e Milano, non credo sia una cosa del Sud spesso è un parcheggio di tanti interessi di altre zone” ha aggiunto. Per Sangiorgi “Taranto e un problema mondiale come qualsiasi cosa che riguardi salute di un bambino, serve la possibilità di strutture pulite ad hoc per la salute di chi deve vivere, perché quello che facciamo alla terra oggi se lo troveranno i nostri nipoti, è importante l’onestà e pensare alla salute, a stare bene”.
Interpellato sul gasdotto pugliese e sulle proteste di chi non vuole che si tocchino gli ulivi ha detto: “Non voglio fare il neutrale, io devo far il portavoce di tante cose che dicono, di condurre i pensieri della gente, bisogna fare un’attenzione incredibile prima, lo stesso albero non si può strappar dalla terra con facilità, hanno un nome, sono persone, io mi ricordo alberi della mia vita. Spero che si trovi al più presto una soluzione che metta pace” ha concluso.