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10/02/2018 09:56:38 - Manduria - Attualità

Salvatore Fanuli ha incontrato gli amministratori di Tramonti di Sotto ed è stato ricevuto dalla dirigente dell’istituto comprensivo di Meduno

 

Il Comune cancella le scritte antisemite apparse nelle ultime settimane in alcune vie di Manduria e sui muri di una scuola, mentre la sezione Anpi di Manduria rafforza il legame con la cittadina di Tramonti di Sotto, centro in cui perse la vita il carabiniere-partigiano Cosimo Moccia.

«Nel percorso di gemellaggio fra il centro della provincia di Pordenone e Manduria, ho recentemente incontrato la vice sindaca di Tramonti di Sotto, Rosetta Facchin (nella foto con Fanuli, ndr), e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Meduno, Carla Cozzi» rende noto il presidente della sezione Anpi di Manduria, Salvatore Fanuli. «Sono stato invitato a partecipare ad una manifestazione di celebrazione della Giornata della Memoria, che si è svolta a Pordenone, su iniziativa dell’Anpi. Ho sfruttato questa occasione per rivedere gli amministratori di Tramonti di Sotto, con i quali abbiamo avviato l’iter per gemellare questo centro con Manduria, nel nome e nel ricordo di Cosimo Moccia. Inoltre, sono stato ricevuto dalla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Meduno (è la scuola frequentata dai ragazzi di Tramonti di Sotto): a Carla Cozzi e ai ragazzi ho consegnato una lettera scritta dall’alunno manduriano Alessandro Dimagli, che frequenta l’istituto comprensivo “Prudenzano” di Manduria. E’ il primo atto di un gemellaggio a distanza che si svilupperà anche fra gli studenti dei due centri».

E’ stato avviato, insomma, uno scambio culturale, preludio al gemellaggio auspicato dalla sezione Anpi di Manduria.

«Il Comune di Tramonti di Sotto è pronto e disponibile» prosegue Fanuli. «Non vedo cosa si aspetti a Manduria: chiederemo al commissario straordinario il suo orientamento. Nel frattempo siamo riusciti a coinvolgere anche diverse realtà produttive del settore vitivinicolo manduriano. Potremmo continuare a organizzare tutti i dettagli in autonomia, ma crediamo che Cosimo Moccia meriti un atto ufficiale da parte del Comune».

Il commissario straordinario Francesca Adelaide Garufi, intanto, stigmatizza pubblicamente le scritte inneggianti al Reich e la frasi antisemite comparse sui muri della città, facendo presente di aver già provveduto alla loro cancellazione.

«Tali atti sono sicuramente da condannare» le parole della dott.ssa Garufi.

 











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