martedì 26 novembre 2024


12/02/2018 07:11:17 - Manduria - Attualità

Ecco il comunicato che reca la firma del presidente provinciale Giandiego Monteleone e del delegato per Manduria Giuseppe De Sario

 

L’Unione Italiana Forense di Taranto contesta la decisione del Comune di Manduria di procedere attraverso gare al massimo ribasso per gli incarichi legali.

Facendo riferimento a due recenti conferimenti (una costituzione di parte civile per un importo di 490 euro con un ribasso del 51%, e una causa di lavoro per un importo 420 euro, con un ribasso del 14,89%: competenze riconosciute per l’intero giudizio), l’Unione Italiana Forense sostiene che la scelta del Comune contrasti con la normativa che recentemente ha introdotto il c.d. “equo compenso” nella legge 247/2012.

«Pur rispettando la scelta dei Colleghi che hanno deciso di accettare detti emolumenti per la propria attività professionale, la UIF di Taranto ritiene irrisori e non equi gli importi riconosciuti» è riportato in una nota a firma del presidente provinciale UIF Giandiego Monteleone e del delegato per Manduria Giuseppe De Sario. «La legge n. 247/2012 statuisce infatti che si considera equo il compenso determinato nelle convenzioni con i clienti c.d. forti, quando risulta proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione legale, e conforme ai parametri previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro della giustizia adottato ai sensi dell’art. 13, comma 6.

La disciplina si applica anche alla Pubblica Amministrazione, ma in “ forma attenuata”, prevedendo la norma che la P.A. “garantisce il principio dell’equo compenso in relazione alle prestazioni rese dai professionisti in esecuzione di incarichi conferiti dopo l’entrata in vigore della presente legge”.

Ed è proprio questo il caso degli incarichi di Manduria che non solo sono stati conferiti pochissimi giorni fa e quindi dopo l'entrata in vigore della nuova norma ma comportano la corrensponsione di competenze inferiori ai minimi previsti nei parametri adottati dal Ministero del Giustizia. Ben consci che la P.A. debba contenere le spese di gestione nell'interesse di tutta la cittadinanza non vorremmo pur tuttavia che si debba passare dalla cattiva prassi degli “incarichi d'oro” alla non “equa” prassi degli “incarichi di legno”. Auspichiamo pertanto che il Comune di Manduria voglia rivedere la propria disciplina degli incarichi legali, correggendo le criticità sopra evidenziate. In fin dei conti anche gli Avvocati sono cittadini e meritano rispetto come tutti gli altri».











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