«Siamo riusciti dapprima a bloccare il “saccheggio” del “Giannuzzi”, ospedale che era destinato alla chiusura e che invece abbiamo salvato, e, ora, dotiamo il territorio di un’altra struttura fondamentale»
La “casa di tutti”, come è stata battezzata la nuova sede del Distretto Socio Sanitario numero 7 della provincia di Taranto, è ufficialmente operativa. L’altro ieri mattina c’è stata la cerimonia del simbolico taglio del nastro, ma i tanti uffici e i vari ambulatori erano attivi già da qualche giorno.
«Da questa struttura di eccellenza arriveranno risposte adeguate all’utenza, che non necessariamente dovrà rivolgersi all’ospedale» le parole del direttore generale Stefano Rossi, intervenuto insieme al direttore del Distretto Giuseppe Pirinu, al direttore sanitario Gregorio Colacicco e al commissario straordinario del Comune di Manduria Francesca Adelaide Garufi.
La seconda parte della cerimonia, condotta da Gloria Saracino (che, insieme a Matilde Laterza, ha organizzato l’evento), ha poi registrato l’arrivo del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Siamo riusciti dapprima a bloccare il “saccheggio” del “Giannuzzi”, ospedale che era destinato alla chiusura e che invece abbiamo salvato, e, ora, dotiamo il territorio di un’altra struttura fondamentale, più bella della presidenza della Regione..» la premessa del governatore pugliese. «Ci è sembrato ingiusto chiudere il “Giannuzzi” per l’isolamento infrastrutturale della zona. Però è un ospedale piccolo, che ora, con il trasferimento di uffici e ambulatori in questa nuova sede del Distretto, avrà gli spazi necessari per garantire ulteriori prestazioni. Devo ringraziare il direttore generale Stefano Rossi per il suo impegno, un po’ meno quelli che borbottano e che poi erano quelli che governavano prima di me».
Michele Emiliano si è soffermato quindi sulla situazione della sanità nel capoluogo, rimarcando il potenziamento dell’organico del Pronto Soccorso e la decisione di puntare sul “Moscati” come centro oncologico, nonchè auspicando tempi rapidi per la definizione della gara d’appalto per la costruzione del nuovo ospedale.
Inevitabile il riferimento alla vertenza-Ilva.
«Questa provincia ha vissuto problemi al di la di ciò che è umanamente sopportabile» ha affermato Michele Emiliano. «Serve un nuovo modello di sviluppo, che non può essere compatibile con le tecnologie dell’‘800 e con il carbone dell’Ilva. Vorrei un territorio sano, che produca in modo sano e dove si viva in sicurezza, non solo per la presenza di strutture come questo Distretto. Serve un approccio sistemico e comunque le scelte per individuare l’equilibrio fra il lavoro e la sanità devono spettare ai tarantini e ai pugliesi».