Inizia ad andare giù anche la chiesa
Pezzo dopo pezzo, il Villaggio del Fanciullo sta venendo giù: i lavori di abbattimento hanno interessato prima l’area dell’oratorio, poi il complesso degli uffici e delle sale comunitarie e quindi, in questi giorni, la chiesa. L’area dell’oratorio e il complesso delle sale comunitarie furono realizzate a cavallo degli anni ’50 e degli anni ’60. La chiesa, invece, aveva sostituito nel 1978 (e quindi non tanti anni fa), quella precedente edificata.
Dai lavori di demolizione, che sono iniziati qualche settimana fa e che sono eseguiti dall’azienda “Luigi Carlino” di San Donato di Lecce, sarà salvato solo il teatro.
In tanti hanno espresso il rammarico per la demolizione di queste strutture che hanno rappresentato un riferimento per la comunità cattolica per tanti decenni. Strutture volute dall’allora arciprete mons. Luigi Neglia e realizzate grazie al supporto economico di tanti benefattori.
«L’opera ebbe origine in seguito ad una convenzione fra l’arciprete mons. Luigi Neglia e l’ispettore salesiano don Luigi Pilotto» sono le notizie che si trovano in rete. «Era ardente desiderio di mons. Neglia avere in Manduria una congregazione religiosa che si occupasse della gioventù. Egli stesso salesiano nel cuore aveva già realizzato le “Opere parrocchiali”, un complesso di locali e di cortili nella zona storica della città.
Offrendosene l’occasione, nel desiderio di fare del bene alla sua gente, specialmente ai fanciulli e ai giovani e, trovando generosa corrispondenza in Giovan Battista Arnò, mons. Neglia fondò il “Villaggio del fanciullo”, dedicato a San Gregorio Magno, santo patrono di Manduria. Il primo lavoro dei salesiani fu l’avviamento dell’oratorio che, in breve tempo, fu frequentato quotidianamente da molti ragazzi affascinati dalle novità dello stile salesiano. Intanto sorgevano anche due scuole di “arti e mestieri”: quella di sartoria e quella al calzoleria. Sorgeva pure l’internato per accogliere ragazzi inviati da vari enti di assistenza».
Per demolire e realizzare un nuovo complesso per gli uffici, una nuova chiesa e un campo di calcio con illuminazione e tribunetta, saranno spesi più di 4 milioni di euro, parte dei quali stanziati dalla CEI.
Un quesito che si sono posti in tanti: questi soldi si sarebbero potuti spendere diversamente?