lunedì 25 novembre 2024


02/03/2018 08:04:56 - Provincia di Taranto - Attualità

Il frutto del pluriennale lavoro svolto dagli operatori del Crest intorno al linguaggio teatrale rivolto ai più piccoli

 

Il grande libro delle fiabe. Per “favole&TAmburi”, la rassegna di teatro ragazzi del Crest, domenica 4 marzo, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena “La bottega dei giocattoli”, testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco, con Valentina Elia, Giuseppe Marzio, Delia De Marco, voci registrate Anna Ferruzzo e Giovanni Guarino, scene costumi e disegno luci Maria Pascale, musiche originali Mirko Lodedo, tecnico di scena Walter Mirabile, produzione Crest. Durata 50 minuti. Biglietto 6 euro. Dalle ore 17, lo staff dello Junior TaTÀ sarà ad attendere il giovane pubblico, pere coinvolgerlo, gratuitamente, nell’animazione “Aspettando… gioco”. Info: 099.4725780 (int. 1) - 366.3473430.

Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti. La storia del Crest accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O, meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.

Destinato ai bambini più piccoli, lo spettacolo è frutto del pluriennale lavoro svolto dagli operatori del Crest, anche nelle scuole materne, intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, al fine di verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco. Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori?











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