Tutti i dubbi in un’istanza inviata al commissario straordinario
«A due anni dall’avvio, i risultati della raccolta differenziata sembrano soddisfacenti. Però..».
Il movimento “Manduria Migliore” esprime la propria valutazione su questo servizio e si sofferma sull’elenco delle “migliorie” offerte dall’azienda titolare dell’appalto, la “Igeco”, indicate nel contratto.
«L’appalto stipulato nel 2015 con Igeco Costruzioni, del valore di circa 30 milioni di euro, produce tutti i suoi effetti?» è la domande che si pone “Manduria Migliore”. «Scorrendo il contratto d’appalto, scaricabile dal sito web istituzionale del Comune di Manduria, scopriamo che la ditta si è impegnata, per esempio, a fornire 2 milioni di sacchetti per l’umido nel centro urbano e 300 mila nelle marine, con possibilità per i cittadini di ottenere ulteriori forniture durante tutto l’anno previa semplice prenotazione telefonica. Nella realtà è notorio il fatto che la società abbia individuato – contrariamente a quanto convenuto – determinati periodi temporali molto brevi per la consegna delle buste, creando lunghe code degli utenti.
Ma vi è molto di più. Ad esempio sarebbero onerati a dotare tutte le famiglie con bambini fino a tre anni di età di 250 contenitori all’anno per pannolini; dare assistenza completa e personalizzata nella fornitura e svuotamento a domicilio dei bidoncini agli anziani non autosufficienti e ai disabili (in collaborazione con l’Ufficio Servizi Sociali); dotarsi di un sistema informatico avanzato che consenta di pesare e valutare la qualità del conferimento effettuato da ciascun utente e mettere quindi i dati a disposizione dell’Amministrazione per l’applicazione della tariffa puntuale (basata cioè su quanto e come ciascun utente differenzia); incentivare gli utenti virtuosi con un sistema di raccolta punti e un montepremi di 10mila euro.
Sarebbero altresì tenuti alla manutenzione di pulizia dei pozzetti fognari comunali quattro volte l’anno e procedere a disinfestazione e derattizzazione due volte l’anno. Sarebbero tenuti ad attrezzare tre siti cittadini con arredi urbani completi in plastica riciclata e un efficiente servizio informativo, dotando il sito web di un’area riservata attraverso cui ciascun utente potrebbe visionare il proprio Estratto Conto Ambientale.
Lasciamo ai nostri concittadini la valutazione sull’esatto adempimento di quanto esposto. Per parte nostra abbiamo già provveduto a protocollare un’istanza al commissario Garufi e a tutti gli organi preposti affinché verifichino con attenzione questi ed altri punti del contratto d’appalto, perché ritenevamo un dovere come cittadini far emergere le risultanze della nostra analisi».
ISOLE ECOLOGICHE - L’altro limite del servizio di raccolta differenziata è rappresentato dal mancato avvio delle isole ecologiche.
«Nella zona costiera, Igeco è tenuta a fornire e manutenere 10 isole ecologiche videosorvegliate funzionanti tutto l’anno; effettuare 84 interventi di pulizia stagionale sulle spiagge e altrettanti nella pineta di San Pietro in Bevagna, nonché tre interventi a settimana di disinfezione dei punti di accesso a mare; posizionare e svuotare quotidianamente 65 trespoli a quattro scomparti per la raccolta differenziata in prossimità degli accessi a mare; rimuovere ad inizio stagione e riposizionare a fine stagione la Posidonia Oceanica (alga marina) presente lungo tutto il litorale» ricorda “Manduria Migliore”.
«Poi c’è l’obbligo assunto dall’azienda di progettare e realizzare a proprie spese un Centro Comunale di Raccolta (la cosiddetta Isola Ecologica), dove convogliare i rifiuti che non trovano destinazione nella normale raccolta porta a porta, quelli speciali (toner, piccoli scarti edili, batterie auto ecc.) e quelli volontariamente conferiti dagli utenti.
Nonostante sia stata realizzata e falsamente inaugurata anche un’isola ecologica a spese del Comune, oggi la nostra città si trova a fronteggiare la totale assenza di questo importante centro nevralgico per il corretto funzionamento del sistema di raccolta differenziata, e questo è un fatto per il quale attendiamo ancora di conoscere i responsabili».