Gli interventi di Agnese Pulignano e di Daniela Baldassarra
Presso il teatro De Sanctis, si è tenuto un incontro-dibattito riservato agli studenti del quarto anno del liceo “De Sanctis – Galilei”. Proposto dall’associazione Alzaia, in seno al progetto territoriale “Sostegno Donna”, è nato dalla presa di coscienza dell’aumento dei fenomeni di violenza contro i soggetti più deboli della società, in particolare, donne e minori.
L’evento si è aperto con l’intervento della drammaturga Daniela Baldassarra che, supportata dalla consulenza dell’avv. Agnese Pulignano, ha accompagnato gli studenti attraverso un interessante percorso di conoscenza e di riflessione sul tema dei fenomeni di violenza contro le donne, sia in relazione ai rapporti familiari e interpersonali, sia in riferimento al diffuso stato di solitudine generazionale, al fine di promuovere una cultura di consapevolezza e riconoscimento delle differenze, a cominciare dall’ambiente scolastico.
Stimolati dalla declamazione drammatica e coinvolgente, gli studenti sono infatti stati invitati a esprimere le proprie idee o a raccontare i propri vissuti personali, attraverso l’elaborazione di una considerazione o di un’idea individuale, sia sotto forma di messaggio anonimo sia di domanda verbale diretta riguardo alle tematiche trattate.
Le riflessioni emerse sono state, poi, oggetto di discussione e di chiarimento giuridico da parte dell’esperta in giurisprudenza; significativa e motivata la partecipazione degli allievi coinvolti, sotto l’egida del dirigente scolastico del liceo Maria Maddalena Di Maglie.
«La scuola l’ambiente più idoneo per veicolare contenuti di civiltà altamente educativi e valoriali, nonché per dotare le nuove generazioni di strumenti culturali volti ad attivare momenti di riflessione, approfondimento, cambiamento, in linea con il Piano nazionale di educazione al rispetto, ispirato all’articolo 3 della Costituzione e coerente con i valori costitutivi del diritto internazionale ed europeo» le parole della dirigente.
Marianna Moccia, Paolino Greco
(le foto a corredo dell’articolo sono di Matteo D’Aloja)