In una lettera inviata al commissario straordinario, il movimento si offre anche di provvedere gratuitamente al servizio di portineria una volta a settimana
«Dal giorno della sua inaugurazione, che risale al settembre scorso, all’immobile che ospita il Museo della Civiltà Messapica non vengono adeguatamente assicurate la pulizia e la manutenzione. Ci offriamo, pertanto, a pulirlo noi, gratuitamente».
Partendo da una segnalazione pubblicata da un cittadino nella propria pagina, il movimento “Manduria Noscia” si offre di supplire, con i propri volontari, alle “carenti” operazioni di pulizia dell’ex convento dei Padri Agostiniani, che ospita il museo. Se completamente veritiera, la segnalazione dell’utente, ancora in rete, è davvero grave: da settembre gli ambienti sarebbero stati puliti raramente. Inoltre il personale della Soprintendenza che dovrebbe garantire la sua fruizione è carente (alcune unità sono andate in pensione) e vi sarebbero anche problemi con la fornitura di energia elettrica (la potenza impegnata, 3 chilowatt, pare sia insufficiente).
Secondo questa segnalazione, la fonte sarebbe proprio un dipendente della Soprintendenza.
In attesa, chiaramente, di verificare meglio la situazione, il movimento “Manduria Noscia” non ha esitato a offrire al commissario straordinario Francesca Adelaide Garufi la disponibilità dei propri soci «a provvedere, a pieno titolo gratuito, alle pulizie dell’immobile del “Museo della Civiltà Messapica” sabato 17 marzo».
Mimmo Breccia, leader del movimento, offre anche un’altra disponibilità: una volta alla settimana (con il giorno da concordare), “Manduria Noscia” effettuerebbe, sempre a titolo gratuito, il servizio di portineria e di apertura al pubblico del museo.
«Abbiamo notato che sovente le porte del Museo restano chiuse» scrive Mimmo Breccia nella lettera al commissario straordinario Garufi. «Questa situazione, come lei può immaginare, ci mortifica parecchio. Il Museo ha una grande e importante funzione promotrice e divulgativa della storia Messapica e quindi anche di quella del nostro territorio».
Naturalmente non sarà semplice concedere queste autorizzazioni: eventualmente, sarebbe necessario stipulare una convenzione che regolarizzi l’opera dei volontari di “Manduria Noscia”.
Si spera, però, che questa presa di posizione del movimento serva a richiamare l’attenzione sullo stato di abbandono delle strutture che dovrebbero valorizzare la storia della città e che dovrebbero fungere da richiamo turistico, assicurando agli operatori (e di conseguenza all’intera economia), importanti entrate. La storia del parco archeologico, in questo senso, è emblematica.
Più che risorse, museo e parco sono diventati dei problemi..