domenica 22 settembre 2024


16/03/2018 08:07:25 - Provincia di Taranto - Attualità

Le origini del culto

 

Evento che ogni anno attira migliaia e migliaia di curiosi, fedeli e turisti da tutto il Sud. La processione delle fascine è molto sentita dai Sammarzanesi. In molti si chiedono com’è nata questa tradizione così antica?

Tutto ebbe inizio qualche giorno prima della vigilia di San Giuseppe del 1866. In quella maledetta notte avvenne un violento nubifragio che distrusse uliveti, vigneti, raccolti di vario genere. Anche animali rimasero intrappolati nel fango. A seguito di quella disgrazia, la gente del posto pensò che fosse una punizione di San Giuseppe.

A quel punto i circa 1835 abitanti di allora, raccolsero i tronchi divelti, vigneti e li radunarono tutti sul monte (Palazzo Marchesale). Venne acceso un grandissimo falò (detto Zjarr i Madhe) che in lingua Arbereshe Sammarzanese significa fuoco grande. Le fiamme erano talmente alte che il giorno seguente giunsero cittadini di altri paesi, per assicurarsi cosa fosse successo.

I Sammarzanesi dissero: abbiamo fatto questo grande falò in onore a San Giuseppe. Sempre durante quel falò del 1866 alcune persone si inginocchiarono davanti a San Giuseppe, per dimostrarli la forte devozione. Erano presenti anziani, donne e bambini e tanti traini con muli, asini e cavalli. Pare che un anziano proprietario di un cavallo decise di farlo inginocchiare. Il gesto venne fatto affinché San Giuseppe proteggesse anche gli animali.

Per i Sammarzanesi i cavalli sono paragonati a dei figli, vengono curati e accuditi con cura durante tutto l'anno. Vengono cresciuti a proprie spese, senza aiuti di nessuno. Il rito dell'inginocchiamento viene ripetuto nel pieno rispetto degli animali. Infatti quando il cavallo si inginocchia non subisce alcun trauma, nel rialzarsi non viene riscontrato nessun graffio. Non solo i cavalli fanno parte della processione ma anche devoti che trasportano tronchi in spalla e fascini sotto il braccio. Per un percorso di circa tre km.

La sera del 18 marzo viene acceso il grande falò “Zjarr i Madhe”, che pare sia il più grande e antico in Italia. E' differente da altri falò che vengono preparati giorni prima. Il Zjarr i Madhe prevede che si deve ammassare tutto in un giorno e bruciare la stessa sera, fino alle luci dell'alba. San Marzano è un paese legatissimo alle proprie tradizioni. Fondato tra il 1460 e 1530, dai discendenti del Principe dei Balkani Giorgio Castriota Skanderbeg. Personaggio tra i più importanti in Europa, reso celebre per aver combattuto per 25 anni l'Impero Ottomano. A San Marzano si parla ancora la lingua Arbereshe di Skanderbeg.











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