«Il Piano di Riordino Ospedaliero nella provincia jonica risulta lacunoso in particolare perché articolato in previsione della costruzione di un nuovo ospedale nel comune capoluogo»
Il consigliere regionale Luigi Morgante ha presentato oggi un’interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, per scongiurare la chiusura dei reparti di Nefrologia e Unità Coronarica dell’ospedale Giannuzzi di Manduria.
“La provincia di Taranto presenta numerose criticità relative al numero e alla distribuzione di posti letto, e in termini di qualità e quantità di prestazioni e servizi erogati. E l’ospedale ‘Giannuzzi’ di Manduria rappresenta un importante riferimento non soltanto per la locale comunità, ma pure per il considerevole numero di turisti che si riversano sulle coste limitrofe nei mesi estivi” scrive in premessa il consigliere.
“Secondo la distribuzione dei posti letto precedentemente immaginata nel Piano di Riordino Ospedaliero e fissata in termini ultimativi dal Regolamento, nella provincia di Taranto per la Nefrologia gli unici reparti operativi e funzionali sono quelli ubicati presso l’ospedale Santissima Annunziata di Taranto e l’ospedale Valle d’Itria di Martina Franca e viene così disposta la chiusura del reparto di Nefrologia collocato presso l’ospedale Giannuzzi di Manduria”, continua, stigmatizzando gli analoghi tagli previsti anche per il reparto di Unità coronarica”. Ma “il presidio di Manduria è decentrato rispetto ad altre realtà ospedaliere, in particolare quella di Taranto. “E il Piano di Riordino Ospedaliero nella provincia jonica, dal Gruppo di cui faccio parte sempre contestato,” sottolinea, “risulta lacunoso in particolare perché articolato in previsione della costruzione di un nuovo ospedale nel comune capoluogo, che dovrebbe rilanciare la sanità pubblica e sopperire alle gravi emergenze che permangono sul territorio: Ma posti letto ipotizzati sulla carta e proiettati al futuro, fino ad ora e chissà per quanto virtuali, non possono e non devono falsare dati riferiti al presente e alla realtà” è la riflessione di Morgante. Da qui l’interrogazione rivolta direttamente a Emiliano “per rivedere una decisione discutibile, mantenere lo stesso numero di posti letto e reparti in precedenza assegnati all’ospedale Giannuzzi, e avviare una concreta azione di rilancio della sanità regionale, anche e soprattutto attraverso una distribuzione di posti letto equa e rispettosa delle comunità pugliesi”.