L’appello di Franco Bruto ad enti e istituzioni

«All’avvio della stagione estiva mancano poco più di due mesi: il Comune appronti al più presto un piano di interventi per evitare emergenze lungo tutta la fascia costiera».

Franco Bruto, imprenditore e già presidente (sino a qualche anno fa) di Confcommercio, richiama l’attenzione sulle tante carenze dell’ampia marina di Manduria, che si estende dalle porte di Campomarino sino a Torre Colimena. Si rivolge ad enti e istituzioni per auspicare una seria e concreta programmazione delle varie opere necessarie per accogliere nel migliore dei modi turisti e villeggianti e per risolvere le tante problematiche che sono sul tavolo da anni.

«Ogni anno si arriva in piena estate e, con l’acqua alla gola, ci si deve confrontare con tanti disservizi» ricorda, in premessa, Franco Bruto. «Della fascia costiera ci si ricorda solo a giugno, quando è ormai tardi per offrire delle risposte alle tante esigenze, anche in termini di servizi essenziali, sia degli operatori turistici, sia dei villeggianti. Qualche esempio? San Pietro in Bevagna merita un presidio sanitario che sia in grado di far fronte ad una ampia utenza di residenti e di bagnanti. Ormai il funzionamento è ridotto solo agli orari diurni e per un arco temporale decisamente limitato.

Servirebbe un presidio, fisso o mobile, delle forze dell’ordine e una maggiore presenza dei vigili urbani. La scorsa estate si sono registrate aggressioni e rapine. Bisogna garantire maggiore sicurezza sia ai commercianti, che ai residenti.

A San Pietro in Bevagna, il centro più accorsato della marina di Manduria, non vi è neppure un bancomat: per prelevare i contanti occorre ritornare a Manduria. Io avrei la disponibilità di due esercizi commerciali (il bar e tabaccheria Calò, in piazza delle Perdonanze, e l’edicola del centro commerciale Chidro), ad ospitare lo sportello bancomat.

Nel centro di San Pietro, quindi, servirebbe, sin da adesso, una pulizia più accurata della pineta (cui dovrebbe seguire la vigilanza) e il rifacimento della passerella in legno che porta sulla spiaggia».

Pulizia delle spiagge e raccolta dei rifiuti: altre due lacune della marina di Manduria.

«Si parla tanto di destagionalizzazione del turismo e, poi, le spiagge si iniziano a pulire a giugno inoltrato. Fra un mese nella nostra regione arrivano i primi turisti. Facciamo in modo di riservare loro degli arenili puliti.

C’è, quindi, il problema della raccolta dei rifiuti. Lungo la fascia costiera servono le isole ecologiche attrezzate con contenitori di un certo volume e posizionate in aree più riservate».

PONTE SUL CHIDRO - Un ponte, quello sul fiume Chidro, la cui stabilità è sempre più precaria e una rete di pubblica illuminazione che, a causa anche dei ripetuti furti dei cavi in rame, è per larghi tratti al buio.

Franco Bruto segnala altre due problematiche della fascia costiera.

«Nei giorni scorsi, i vigili del fuoco hanno provveduto a chiudere i passaggi pedonali del ponte sul Chidro, che presenta vistose erosioni sia nella balaustra metallica che dovrebbe proteggere i passanti, che nel sottostante appoggio in cemento» rimarca Franco Bruto. «Attualmente, il passaggio pedonale è stato ostruito da fatiscenti reti di plastica, che, strappate dal vento, sbandierano pericolosamente sulla carreggiata. Mi chiedo: la gente, quando arriverà al ponte, dovrà lasciare il passaggio pedonale e invadere le corsie stradali, con il rischio di essere investiti dalle automobili? Da anni, ormai, è nota a tutti la precarietà di questo ponte, che abbisogna di un radicale maquillage. Ma si rinvia costantemente e la situazione si deteriora sempre di più».

L’imprenditore manduriano richiama l’attenzione del Comune sull’impianto di pubblica illuminazione della litoranea.

«Vi sono ampi tratti in cui non funziona più: vi sono pali divelti e assenza dei cavi in rame, che sono stati rubati. Cosa si aspetta ad intervenire? Di sera, d’estate, è pericoloso passeggiare lungo la litoranea, il cui manto stradale, peraltro, è ridotto ad un colabrodo».