In tutta la Puglia, solo 6 i progetti non ammessi: fra questi, quello di Manduria e Maruggio e quello di Erchie e Avetrana
Da un flop all’altro. Prima il fallimento nell’organizzazione della Fiera Pessima, che per la prima volta nella storia slitterà a settembre; ora la bocciatura del progetto di rigenerazione urbana, presentato dal Comune di Manduria insieme a quello di Maruggio. Un danno, quest’ultimo, di 4 milioni e mezzo di euro.
In tutta la Puglia non sono stati ammessi a finanziamento, perché gli elaborati non rispondevano pienamente alle indicazioni del bando, appena sei progetti. Fra questi, quello approntato congiuntamente da Manduria e Maruggio e, poi, quelli di Erchie e Avetrana, nonché delle Unioni dei Comuni che hanno come capofila, rispettivamente, Campi Salentina, Racale, Apricena e Poggiardo. Un ennesimo grosso smacco per il Comune di Manduria e per quei tecnici incaricati di elaborare il progetto. A dir la verità, già quando furono presentati in città gli intenti del progetto di rigenerazione urbana, nell’autunno scorso, ai presenti non sfuggì l’incertezza dei tecnici, in difficoltà nell’indicare e illustrare gli obiettivi.
A chi attribuire le responsabilità? Alcuni le attribuiscono all’Amministrazione guidata da Massafra. Ad onor del vero, però, il Consiglio si è sciolto nei primissimi giorni di settembre, prima, ovvero, che il progetto fosse presentato e poi completato nei dettagli. C’è anche chi, soprattutto attraverso i social, inizia a puntare il dito verso i dirigenti comunali e verso i tecnici incaricati. Di certo, occorre rivedere e registrare meglio il funzionamento della macchina amministrativa: di questo passo, la città di Manduria è condannata a precipitare ancor di più nel baratro.
Ritornando alla graduatoria pubblicata dalla Regione Puglia, sono sette i progetti dei comuni della provincia di Taranto ammessi a finanziamento: al 15° posto c’è il progetto di Sava, Torricella, Fragagnano e San Marzano (106,87 punti e 4 milioni e mezzo di euro di finanziamento); al 22° Grottaglie (101,51 e 3 milioni e mezzo di euro); al 23° Taranto (100,32 e 2 milioni di euro); al 34° Martina (93,4 e 3 milioni e mezzo di euro); al 51° Castellaneta, Laterza e Palagiano (85,07 e 4 milioni e mezzo di euro); al 57° Pulsano e Leporano (79,42 e 3 milioni); al 67° Faggiano e San Giorgio (78,34 e 3 milioni di euro).