A criticare l’operato dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Schifone è l’ex assessore ai Servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione, Angelo Caputo
«Un paese allo sbando in cui regna l’immobilismo».
A criticare l’operato dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Schifone è l’ex assessore ai Servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione, Angelo Caputo.
«A distanza di quasi due anni dall’insediamento ci troviamo in un paese fermo: dall’organizzazione degli uffici comunali, un vero e proprio caos, fino ad arrivare alle tante opere programmate o realizzate dalla precedente Amministrazione che sono in stand by » l’opinione di Angelo Caputo. «Poco più di un anno fa chiedevo al sindaco Schifone le ragioni per le quali i lavori della palestra della scuola elementare fossero bloccati e il motivo per il quale lo sportello socio culturale per gli immigrati, terminato e arredato dalla precedente Amministrazione, non entrasse in funzione. Mai nessuna risposta.
Oggi, dopo parecchio tempo e con enormi ritardi, viene inaugurata la palestra a servizio della scuola elementare “Maruggi”. Una inaugurazione, a quanto pare, avvenuta senza le attrezzature sportive previste dal progetto. Ricordo benissimo quando l’Amministrazione-De Pascale assunse l’impegno della realizzazione dell’opera.
Dopo un lungo e faticoso iter burocratico riuscimmo a centrare il risultato e a ottenere il finanziamento dall’istituto di credito sportivo. I lavori per la realizzazione della palestra al momento dell’insediamento dell’Amministrazione Schifone erano ad uno stato di avanzamento dell’80%. Il completamento, invece, dietro sollecitazione di numerosi genitori, è avvenuto con circa due anni di ritardo. In tutto questo tempo gli alunni, non avendo uno spazio attrezzato per lo svolgimento delle attività motorie, hanno utilizzato il piazzale all’aperto, oppure l’androne del piano terra.
Questo caso è emblematico per comprendere l’operato, o meglio il non operato, dell’Amministrazione».
Poi l’ex assessore si sofferma sullo sportello socio culturale per gli immigrati.
«Ad oggi non è entrato ancora in funzione e dobbiamo sperare che la struttura e i suoi arredi, dopo due anni di chiusura, siano ancora efficienti. Speriamo anche che a breve si completino i lavori relativi al micronido e che quanto prima venga messo a disposizione della comunità. Insomma tutte opere progettate e finanziate dall’Amministrazione De Pascale, ma ferme. In questi due anni ben poco è stato fatto. Il sindaco, in compagnia dei suoi assessori e consiglieri, continua a navigare a vista e in piena confusione».