martedì 26 novembre 2024


30/03/2018 09:07:30 - Manduria - Attualità

Si parte con la sezione dedicata alla Seconda Guerra Mondiale. Poi dovrebbero arrivare quelle sull’archeologia e sulla ceramica

 

Dopo 22 anni di attesa, il museo civico sulla presenza del 450° Bomb Group a stelle e strisce a Manduria diventa realtà.

Un cammino, lungo e tortuoso, avviato nel 1996, quando Manduria ospitò un nutrito gruppo di veterani USA e diversi loro familiari. Nacque un profondo sentimento di amicizia con questa gente, che, dopo circa mezzo secolo, si commosse nel rivedere il nuovo volto di quella città dalla quale decollavano per bombardare i nemici in diverse zone dell’Europa. In quella circostanza fu assunto un impegno: i veterani avrebbero donato cimeli di quella guerra che devastò l’Europa affinchè fosse allestito un museo.

Tanti anni sono trascorsi invano, sino a quando, grazie anche ai fondi della Regione Puglia, è stato possibile arredare e recuperare il primo piano dell’ex convento delle Servite.

Quello sulla Seconda Guerra Mondiale è solo la prima sezione di questo museo civico, che poi si arricchirà anche di quelle dedicate ai reperti archeologici (si completerà in tal modo il museo allestito nell’ex convento degli Agostiniani) e alla ceramica.

«Abbiamo preferito aprire il museo civico, anche se con una sola sezione, per arricchire la città di un altro polo museale» le parole del commissario straordinario Francesca Adelaide Garufi dopo il taglio del nastro e dopo la benedizione impartita da mons. Franco Dinoi («Questo museo sia utile ai giovani per comprendere gli orrori della guerra e per capire quanto sia costato ai nostri padri costruire una Patria libera e democratica come quella attuale»). «Per le altre due sezioni ci vorrà sicuramente del tempo e, si spera, anche nell’arrivo di altri finanziamenti».

In attesa dell’espletamento della gara, il museo sarà provvisoriamente gestito dal Gal “Terre del Primitivo”.

Nel corso della cerimonia dell’altro ieri mattina sono intervenuti tre rappresentanti della Soprintendenza (Di Fonzo, Masiello e Zampa), e il prof. Aldo Pezzarossa.

Presenti anche il presidente della sezione ANPI di Manduria, Salvatore Fanuli, e i familiari dell’eroe partigiano Cosimo Moccia: dal comune di Tramonti di Sotto, in provincia di Pordenone, è stata inviata una manciata di terra prelevata dall’area in cui il carabinieri fu fucilato.

Nel museo civico ospita una parte dedicata a Nino Palumbo, manduriano, uno degli eroi della battaglia di El Alamein.

Hanno contribuito ad allestire il museo, donando in comodato gratuito alcuni cimeli, l’Associazione Combattenti e Reduci, Emanuele Ruggiero, Michele Fistetto, Anna Rita Dinoi, Leonardo Greco, Cosimo Gennari, Leonardo Chimienti, Paolo Erario, Fulvio Filo Schiavoni, Gianluca Pinto, Franco Moscogiuri, Paolo Dabbene, Massimo Palumbo, Anna Rita Morleo, Aldo Pezzarossa, Antonio Dimitri e la famiglia di Cosimo Moccia.











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