Ecco i due comunicati
«Il meetup Manduria 5 Stelle grida con forza il proprio grande sdegno verso una classe politica che, ad oggi, non ha saputo porre argini e creare anticorpi affinché il malaffare non prevaricasse sull’onestà affondando istituzioni».
Un po’ tutti i partiti partecipano al dibattito a distanza sullo scioglimento del Consiglio comunale di Manduria.
«Seppur consapevoli che un tale provvedimento prima o poi avrebbe colpito la nostra comunità, il gruppo degli attivisti ha sempre sperato in una definizione positiva dell’indagine e che si potesse andare al voto secondo il calendario prescritto» è riportato in una nota dei pentastellati. «Eravamo pronti per dare alla città una nuova squadra di governo a 5 Stelle, ma adesso questa fase è soltanto rinviata. Il danno di immagine che subisce la nostra comunità è altissimo.
Adesso è arrivato il momento che tutta la comunità cittadina si stringa intorno a se stessa e, con maturità e senso di autocritica, cerchi di trovare le migliori risorse e energie per scrollarsi di dosso questa brutta “etichetta”.
Siamo fiduciosi che, con grande senso di responsabilità, e noi per primi come gruppo Manduria 5 Stelle, si possano mettere in campo tutte quelle azioni che con spirito di amore per il territorio, orgoglio e di senso di appartenenza, possano portare la nostra Manduria a ricoprire quel vecchio ruolo di leadership della provincia jonica che manca ormai da tanto tempo».
Con una nota congiunta, prendono posizione anche Cdu, Fratelli d’Italia e Noi per Salvini.
«Oggi tutti si affannano nell’esprimere il proprio pseudo-ingenuo pensiero o nel dichiarare la loro falsa estraneità» è scritto nella nota delle tre segreterie. «Ci si chiede, però, come mai in 20 anni di mala-gestione nessuno abbia mai intrapreso azioni politiche (non escluse quelle a carattere legale) a concreta tutela degli interessi della nostra comunità. Si “dimentica” troppo facilmente che quasi tutti hanno appoggiato (per vari motivi…) Amministrazioni chiaramente fallimentari, che da oltre 10 anni si sono succedute, portando Manduria all’impoverimento politico, culturale ed economico, omettendo così di valorizzare le numerose potenzialità che il territorio offre anche sotto l’aspetto occupazionale. Noi di Cdu, Fratelli d’Italia e Noi per Salvini siamo convinti che, pur non avendo per 18 mesi circa un’Amministrazione eletta dal popolo ma gestita da un pool di commissari ministeriali, Manduria potrà riprendere un nuovo percorso all’insegna della legalità e dell’ordine».
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