«E’ necessario fin d’ora che Confcommercio Manduria e tutte le altre associazioni di categoria siano attivamente coinvolte nel progetto di risanamento della città e diventino positivi interlocutori di questo lungo periodo di transizione politica»
Lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Manduria è oggetto di una riflessione del presidente della delegazione comunale Confcommercio Manduria, Dario Daggiano. Con l’auspicio che dalle ceneri si possa risorgere, puntando sulla costruzione di un percorso di rinascita, invita le organizzazioni rappresentative dei diversi comparti dell’economia ad essere parte attiva di un progetto di rilancio economico, sociale e culturale di Manduria.
«Dopo le prime reazioni a caldo, l’ovvia amarezza e l’inevitabile tristezza che hanno accompagnato le riflessioni di questi giorni, è tempo di una reazione decisa da parte delle istituzioni e di tutte le associazioni di categoria» afferma Daggiano. «E’ evidente che il vecchio sistema di gestione politica del territorio, terribilmente etichettato appunto come “mafioso”, rappresenta una macchia, un’onta per la città e per tutti quei cittadini che si sentono lontani ed estranei da ogni forma di illegalità.
Nonostante un primo momento di assoluta delusione e amarezza, è necessario ora rimboccarsi le maniche per dare voce alle esigenze della città e dei suoi attori economici.
Da troppo tempo, infatti, Confcommercio Manduria chiede azioni mirate allo sviluppo e interventi efficaci per lo sviluppo della città al fine di far ripartire una economia locale che negli ultimi anni è rimasta assopita in un lungo e deleterio letargo.
Da dove ripartire? Per Confcommercio Manduria le strade imprescindibili sono due.
Da un lato quella della valorizzazione dell’economia locale, ripartendo dai tesori della nostra terra: le produzioni locali eno-gastronomiche e il turismo, trend nazionale e internazionale ancora oggi in forte ascesa e da cui non possiamo più prescindere. Dall’altro, quella della costruzione di un nuovo percorso di rinnovamento della politica cittadina, perché senza la “buona politica”, quella che dedica le proprie positive energie alla risoluzione dei problemi e all’ascolto delle esigenze della comunità, non può esistere né crescita né vero sviluppo.
I 18 mesi che vedranno la presenza della nuova amministrazione straordinaria non devono quindi trascorrere invano o con indolenza» conclude Dario Daggiano. «E’ necessario fin d’ora che Confcommercio Manduria e tutte le altre associazioni di categoria siano attivamente coinvolte nel progetto di risanamento della città e diventino positivi interlocutori di questo lungo periodo di transizione politica».